Assegno unico, le risposte alle domande frequenti

È possibile fare la domanda di assegno unico senza avere l’Isee (ovviamente si prevede di presentarlo in un secondo tempo)?

Sì può fare domanda anche se non si ha ancora l’Isee. Se si presenta entro il mese di febbraio, gli importi saranno erogati entro il mese di marzo. Se la presentazione arriva entro il mese di gugno il conguaglio verrà effettuato nel mese di luglio.

Se non presento l’Isee entro questi termini verrà erogata la quota minima che sarà di 50 euro per ciascun figlio minorenne.

 

Come viene erogato l’assegno unico nel caso in cui ci siano genitori divorziati o non conviventi? Senza un accordo legale, si può chiedere il 100% dell’importo? E se c’è un affido esclusivo?

L’assegno, secondo la legge, spetta ad entrambi i genitori, e non importa se c’è un assegno di mantenimento stabilito da giudice a chi convive con il minore.

Il 100% dell’assegno può essere richiesto e pagato ad uno solo dei genitori – in quel caso chi presenta le domanda deve dichiarare che queste modalità di ripartizione sono stata definite in accordo con l’altro genitore. C’è sempre la possibilità per l’altro genitore di richiedere che l’erogazione sia suddivisa al 50%.

Le informazioni richieste per presentare domanda sono il codice fiscale del figlio (o dei figli),, quello dell’altro genitore, IBAN per il pagamento, dichiarazioni di responsabilità e assenso al trattamento dei dati. Se si è separati bisognerà flassare la casella “Il nucleo familiare comprende uno solo dei due gentiori”.

Posso richiedere l’assegno unico se sono in stato di gravidanza al settimo mese?

La domanda va presentata dopo la nascita del figlio (dobbiamo allegare il codice fiscale). con la prima erogazione erranno erogati anche gli arretrati (si ha diritto all’assegno dal settimo mesi di gravidanza). Ricordiamo che il premio alla nascita è stato cancellato dal 1° gennaio del 2022 (così come al bonus bebé).

Nella domanda di assegno unico, dobbiamo indicare un conto corrente intestato ad almeno uno dei due genitori? Possiamo utilizzare una carta prepagata intestata al figlio?

L’assegno unico può essere accreditato su conto corrente bancario o postale e anche su carta prepagata con Iban. Il conto o la carta deve contenere nell’intestazione nome e cognome del richiedente. Nell’intestazione ci deve essere anche il figlio solo se la richiesta per assegno unico riguarda soggetto con età compresa tra 18 e 21 anni.

L’unica eccezione è se uno dei genitori ha un tutore – in questo caso la domanda deve essere fatta dal tutore stesso. Per ottenere il pagamento in contanti bisogna ricorrere ad uno sportello postale.

Seconda parte di risposte a domande frequenti in tema di assegno unico. Ieri c’è stata la prima parte e domani ci sarà la terza (e ultima) puntata.

Si può cancellare o modificare una domanda che ho presentato (mi sono accorto di aver fatto degli errori)?

Se ci si accorge di aver commesso un errore nella compilazione della domanda è possibile cliccare su “Rinuncia”. Attenzione al passaggio successivo, per evitare problemi è necessario scegliere la causale “errore di compilazione” e non “rinuncia alla prestazione”. Fatto questo si può inserire una nuova domanda correggendo gli errori fatti.

Quale Isee devono presentare le famiglie affidatarie di minori per la domanda di assegno unico?

In genere si presentano queste due situazioni:

  • se il minore è in affidamento temporaneo (oppure è stato collocato presso una comunità) viene considerato un nucleo familiare a se stante (perciò bisogna collegare l’assegno all’Isee del minore;
  • se il minore è in affidamento preadottivo, si deve considerare come parte del nucleo familiare dell’affidatario (e quindi si deve presentare l’Isee del nucleo familiare.

Ho un figlio a carico under 21 ma residente all’estero (ed è iscritto all’Aire). Ho diritto all’assegno unico?

Sul punto dovrebbe arrivare un chiarimento dell’Inps attraverso una circolare. Detto questo bisogna aggiungere che la richiesta dell’assegno unico dovrebbe riguardare figli che fanno parte del nucleo familiare.

Sono residente a San Marino, percepisco redditi in Italia dove presento la dichiarazione dei redditi e percepisco le detrazioni per i miei due figli a carico. Posso presentare la domanda per l’assegno unico oppure no, non essendo residente in Italia?

Il decreto istitutivo dell’assegno unico sembrerebbe escludere dai beneficiari i soggetti non residenti al momento della domanda in Italia, e che non siano (o non siano stati) residenti in Italia da almeno due anni, anche non continuativi.

La maggiorazione dell’assegno unico per reddito da lavoro di entrambi i genitori, scatta anche se si è genitore unico? E se uno dei due genitori percepisce Naspi e l’altro è lavoratore dipendente? E se uno dei due genitori ha partita Iva e l’altro è dipendente?

La maggiorazione non spetta al genitore unico con reddito da lavoro. Si consideri che con l’espressione reddito da lavoro, vengono fatti rientrare anche i soggetti con reddito da lavoro autonomo, redditi assimilati a quello di lavoro dipendente e redditi di impresa. Va infine considerato che la maggiorazione spetta a chi ha un Isee inferiore ai 4.000 euro.

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