Concorsi ordinari, fa discutere il comma 13 dell’articolo 59 del Decreto Sostegni Bis

Concorsi ordinari, come è noto, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Decreto Sostegni Bis: all’interno del nuovo provvedimento sono contenute diverse novità riguardanti la scuola, soprattutto per quanto riguarda le procedure di reclutamento dei docenti.

Concorsi ordinari ‘semplificati’ nel Decreto Sostegni Bis

In merito ai concorsi ordinari, in particolare, sta sollevando non poche polemiche la normativa contenuta nel comma 13 dell’articolo 59. Qui si legge quanto segue: ‘I candidati che partecipano ad una procedura concorsuale e non superano le relative prove non possono presentare domanda di partecipazione alla procedura concorsuale successiva per la medesima classe di concorso o tipologia di posto per la quale non hanno superato le prove.’

Cosa indica il comma 13 dell’articolo 59?

In base a quanto sopra indicato, un aspirante docente che partecipa al nuovo concorso ordinario annuale non potrà ricandidarsi l’anno successivo per la stessa classe di concorso o tipologia di posto, visto che la normativa chiude le porte ad un nuovo tentativo l’anno successivo: l’aspirante docente sarà, pertanto, costretto a saltare un anno. Potrà, tuttavia, candidarsi per un’altra cdc o tipologia di posto. Si tratta di una normativa che rischia di penalizzare severamente gli aspiranti docenti che possono accedere ad una sola classe di concorso.

La normativa, invece, non riguarda il cosiddetto ‘concorso sprint’ previsto in estate per le cosiddette materie STEM (ovvero le cdc A20, A26, A27 e A41 riguardanti matematica, fisica e informatica). Al comma 14, infatti, si legge: ‘In via straordinaria, esclusivamente per le immissioni in ruolo relative all’anno scolastico 2021/2022 in ragione degli obiettivi perseguiti tramite il Piano Nazionale di ripresa e resilienza circa il rafforzamento delle materie scientifiche e tecnologiche e dell’elevato numero dei posti vacanti e disponibili, le procedure concorsuali ordinarie già bandite, di cui al decreto dipartimentale del 21 aprile 2020, n. 499, indicate nella seguente Tabella A, e per il numero di posti ivi previsto, si svolgono, anche in deroga alla normativa vigente, con le modalità di cui al comma 15.’

 

Scuola e Decreto Sostegni Bis, si preannuncia una raffica di emendamenti

Giova ricordare, tuttavia, che il testo del Decreto Sostegni Bis dovrà passare all’esame del Parlamento per essere convertito in legge entro 60 giorni: si preannuncia una serie di emendamenti che potranno portare delle modifiche, anche sostanziali. L’auspicio è che anche il discusso comma 13 dell’articolo 59 possa essere modificato in sede di conversione legislativa.

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