Bianchi: a settembre la scuola riprenderà innovata dal Covid e rafforzata dalla Scuola d’Estate
Dopo l’esperienza del Covid, a settembre la scuola riprenderà rinnovata. E anche rafforzata dal Piano d’Estate predisposto dal governo, al quale hanno aderito tre istituti su quattro: a dirlo è stato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi commentando il 31 maggio, durante una visita a Genova, l’organizzazione scolastica in vista del prossimo anno.
Negli ultimi due anni tantissime innovazioni
“Stiamo lavorando per una cosa nuova, un ritorno a scuola in presenza, una presenza che però sia molto ‘strumentata’, cioè che abbia saputo apprendere quello che è successo in questi due anni”, ha detto il numero uno del Mi.
“Non è stata una parentesi, ma un periodo in cui abbiamo fatto tantissime innovazioni, che vanno prese con lo spirito non solo che stiamo riaprendo, ma che stiamo riaprendo innovando”.
La Scuola d’Estate? Non è stato un flop
Bianchi è anche tornato sul Piano Scuola d’Estate: “non è stato un flop – ha dichiarato – perché su 8 mila scuole italiane 6 mila hanno risposto per i progetti estivi e 3.500 per i progetti contro la povertà educativa”.
“Questo è un Paese generoso, che messo in difficoltà sa rispondere alla grande”, ha sottolineato il ministro dell’Istruzione.
Basta col dire che siamo in ritardo
Il ministro è dunque tornato a chiedere maggiore considerazione per il nostro sistema scolastico.
“Usciamo dalla logica del ‘siamo sempre indietro’, del ‘guardate le scuole francesi o finlandesi’. Nessuna scuola in Europa ha dato l’attenzione all’inclusione che ha dato l’Italia”, ha concluso Bianchi mostrando un certo orgoglio per la nostra scuola.