Riapertura scuole, nel Lazio doppi ingressi alle 8 e alle 10. Ma i presidi dissentono
Di Daniele Di Frangia
Doppi ingressi delle 8 e delle 10, per evitare affollamenti nei mezzi. Sono già pronte le misure per la riapertura delle scuole a settembre nel Lazio. Il tavolo operativo della Prefettura ha ufficializzato già le prime indicazioni, seppur con largo anticipo.
Bus e metro potranno passare subito dal 50 al 80% della capienza, scelta condivisa da Regione e Comune e possibile grazie all’ingresso in fascia bianca.
Una misura che non piace a presidi e famiglie degli alunni che sottolineano il minor tempo per lo studio dei ragazzi.
Uno dei problemi da affrontare sarà il rispetto della percentuale di passeggeri consentita, aspetto che toccherà alle aziende del trasporto pubblico Atac e Cotral che dovranno effettuare i controlli seppur attualmente coi mezzi al 50% metro e bus appaiono più pieni del previsto. Su questo aspetto gli stessi autisti dei mezzi risultano abbastanza scettici.
Il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio Rocco Pinneri ha dichiarato che la scuola ripartirà al 100% in presenza, seppur i problemi delle scuole siano rimasti gli stessi dell’anno passato. I presidi ripetono che in certi contesti è impossibile mantenere il metro di distanza e una parte della classe rischia di tornare alla didattica a distanza. Pinneri dissente e ne parlerà in un incontro con i dirigenti.
Riapertura scuole e trasporti, il monito di Draghi per il nuovo anno scolastico
Segnali di ripresa dall’economia nazionale ed europea, contagi ormai ridotti e vaccinazioni che continuano a crescere. Gli aspetti positivi non mancano, come ha affermato il premier Mario Draghi alla Camera. Ma allo stesso tempo, il Presidente del Consiglio guarda anche al post estate e al rientro.
“Non illudiamoci, aspettiamoci qualcosa, cerchiamo di essere più preparati, lo sappiamo, ora abbiamo l’esperienza dell’anno scorso. Tutto dev’essere mobilizzato, è il momento di costruire la riapertura delle scuole a ottobre, i trasporti” ha dichiarato il premier.
Parole che vanno in due direzioni specifiche. La prima, quella della prudenza, dell’attenzione, in riferimento soprattutto alla variante Delta del covid che entro fine agosto, secondo gli esperti, sarà quella prevalente per il 90%.
Il richiamo alla responsabilità di farsi trovare pronti ad eventuali nuove ondate per il post estate è chiaro, in riferimento anche all’economia, messa più volte in ginocchio e gradualmente in fase di ripresa.
L’altra direzione è proprio quella del ritorno alla normalità, con la riapertura delle scuole (che il premier fissa forse erroneamente a ottobre) e dei trasporti, nodo collegato al ritorno tra i banchi. Auspici che Draghi fissa oltre due mesi prima, ma che questa volta non ci si potrà permettere di mancare.