Assunzioni docenti 2021/22, MEF autorizza oltre 112mila posti
Immissioni in ruolo docenti per l’anno scolastico 2021/22, il MEF avrebbe autorizzato oltre 112mila posti.
Immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2021/22, il Ministero dell’Economia e delle Finanze avrebbe dato il via libera a 112.473 posti per il prossimo anno scolastico: l’indiscrezione proviene da fonti sindacali ed è stata riportata anche da ‘Orizzonte Scuola’.
Immissioni in ruolo docenti 2021/22, MEF autorizza oltre 112mila posti
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, dunque, avrebbe autorizzato oltre 112mila posti che, naturalmente, non corrisponderanno ad altrettante stabilizzazioni. Come è noto, la consueta procedura assunzionale ordinaria, le cui operazioni sono già iniziate in molte regioni, sarà seguita da una procedura assunzionale straordinaria dalla prima fascia delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze.
Le assunzioni straordinarie saranno, inizialmente, a tempo determinato, su posti residuati dalle operazioni ordinarie di immissioni in ruolo. I docenti dovranno possedere il requisito delle tre annualità su posto comune nelle scuole statali per i posti comuni, niente servizio per i docenti di sostegno.
L’assunzione avverrà nella provincia e nella classe di concorso/tipologia di posto per la quale si risulta iscritti in prima fascia GPS o negli elenchi aggiuntivi della prima fascia.
Dopo lo svolgimento di un percorso annuale di formazione iniziale e prova e dopo aver sostenuto una prova disciplinare, i docenti che otterranno una valutazione positiva saranno assunti a tempo indeterminato con decorrenza giuridica dal 1° settembre 2021 (o successiva, se la data di inizio del servizio è postuma) nella stessa scuola in cui si è prestato servizio a tempo determinato.
Qualora, invece, la valutazione del percorso di valutazione dovesse risultare negativa, il docente dovrà ripetere il percorso di formazione e prova mentre, in caso di non superamento della prova disciplinare, il docente decadrà dalla procedura. Pertanto, il suo contratto non potrà essere trasformato a tempo indeterminato.