Concorsi docenti, inizia il countdown: ‘cambiano tempi e prove, ma non i candidati’
Inizia il conto alla rovescia per i concorsi ordinari docenti, ma perché non si riaprono i termini di iscrizione?
Claudia Scalia
I concorsi ordinari per i docenti dovrebbero partire a breve, è già iniziato il countdown. Il ministero dell’Istruzione sta definendo le modalità con l’integrazione dei bandi dei concorsi ordinari (infanzia, primaria e secondaria). Questi erano stati pubblicati nel 2020, ma a causa dell’emergenza sanitaria sono stati temporaneamente bloccati. Poi è anche arrivata la riforma dei concorsi pubblici. Cambiano, quindi, non solo le tempistiche, ma anche le prove. Eppure, l’amministrazione sembra non essere favorevole alla “riapertura dei termini per presentare nuove domande o per aggiornare i titoli da valutare”.
Concorsi ordinari docenti 2021: i candidati restano gli stessi
Per quale motivo non si riaprono le iscrizioni ai concorsi ordinari già banditi per docenti? Secondo Anief, rimane un mistero. Ad esclusione delle classi di concorso che attengono alla procedura STEM, in nessuno caso l’amministrazione sembra voler dar luogo alla riapertura dei termini per le iscrizioni.
Marcello Pacifico, Anief, commenta: “Eppure, le regole sono cambiate e anche i posti a bando: anche la logica dice che cambiando le modalità, debba essere data la possibilità a tutti di partecipare. Anief su questo è convinta e pronta a chiedere giustizia dal giudice di competenza”.
In effetti, suona strano come cambiano le regole per i nuovi concorsi scuola ordinari, ma l’accesso dei candidati rimane fermo alle domande presentate nel 2020.
Cosa cambia nei bandi?
I cambiamenti dei bandi dei prossimi concorsi ordinari riguarderanno le modifiche introdotte dal decreto legge 73/2021:
- nessuna prova preselettiva,
- una sola prova scritta (cambia la struttura)
- una prova orale
- valutazione finale dei titoli.
Si è ancora in dubbio per il requisito dei 24 CFU, viste le esternazioni recenti del ministro Bianchi e la durata della prova scritta.