Vaccino anti Covid, Bianchi: ‘Dopo gli 80enni siano gli insegnanti ad avere priorità per la terza dose’
Dopo gli 80enni e i più fragili, siano gli insegnanti ad avere la priorità assoluta per la terza dose. E’ questa la richiesta arrivata dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenuto alla inaugurazione dell’anno scolastico nel Castello Svevo di Trani. Una richiesta che subito accoglie il plauso dei dirigenti scolastici e delle maggiori sigle sindacali. “Ho richiesto che dopo gli 80enni, cioè quelli più fragili, siano ancora una volta gli insegnanti ad avere la priorità assoluta per la terza dose”, ha detto Bianchi.
In ogni caso, dopo anziani, fragili, medici e infermieri, personale e degenti delle Residenze sanitarie e mondo della scuola, sulla terza dose si prospetta il possibile allargamento della platea entro l’anno: a confermarlo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che avanza anche l’ipotesi di un allargamento dell’obbligatorietà del vaccino ad altre fasce della popolazione. “Noi come governo non abbiamo mai escluso l’ipotesi di obbligo vaccinale: lo abbiamo già introdotto per alcune categorie e, quindi, valuteremo nelle prossime settimane, in base ai dati, eventualmente se introdurlo per altre fasce ancora”, ha detto.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha inoltre dichiarato nei giorni scorsi che sarà valutata “la terza dose eventualmente anche per altre categorie che oggi sono escluse“.
Anche per la terza dose probabilmente si procederà per fasce di età: dopo gli over 60, potrebbe toccare ai cinquantenni, la categoria più numerosa che ha fatto 8,3 milioni di vaccini. Se la terza dose verrà allargata agli over 50 anni già a novembre e dicembre, il totale delle persone vaccinabili da qui a fine anno sarebbe di 7,6 milioni di persone.