Come si diventa insegnante nel 2022? Titoli e abilitazione
Come si diventa insegnante nel 2022? Elenco dei titoli d’accesso necessari e come acquisire l’abilitazione all’insegnamento.
Claudia Scalia
Per diventare insegnante nella scuola italiana sono necessari il titolo di studio di accesso all’insegnamento e l’abilitazione all’insegnamento. Quali sono i titoli per la scuola dell‘Infanzia e Primaria? E quali per la secondaria di I e II grado? Che dire dell’abilitazione all’insegnamento? E’ sempre necessaria? Proviamo a far chiarezza grazie alla scheda base del Ministero.
Titoli di studio di accesso all’insegnamento
Chi possiede soltanto i titoli di accesso all’insegnamento (non è abilitato), può essere inserito nelle graduatorie di Istituto di III fascia e nelle GPS di seconda fascia e ottenere esclusivamente incarichi di supplenza. Le graduatorie dovrebbero aggiornarsi quest’anno. Vediamo quali sono i titoli di accesso all’insegnamento.
Scuola dell’infanzia e primaria
Per la scuola dell’infanzia e primaria i titoli di accesso all’insegnamento (che sono anche abilitanti) sono i seguenti:
- Laurea in Scienze della formazione primaria, sia di vecchio ordinamento (articolo 6, Legge 169 del 2008) sia di nuovo ordinamento (articolo 6 Decreto ministeriale 249 del 2010);
- Diploma di Istituto Magistrale o di Scuola magistrale (solo scuola dell’Infanzia) o Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico conseguiti entro l’anno scolastico 2001-2002 (Decreto Ministeriale 10 marzo 1997).
Scuola secondaria di I e II grado
Per la scuola secondaria di I e II grado sono:
- Laurea di Vecchio Ordinamento, Laurea Specialistica o Magistrale di Nuovo Ordinamento, Diploma accademico di II livello, Diploma di Conservatorio o di Accademia di Belle Arti Vecchio Ordinamento DPR 19/2016 e DM 259/2017 ;
- Diploma di scuola superiore (per gli insegnamenti tecnico-pratici) DPR 19/2016 e DM 259/2017 .
- In aggiunta alla laurea nella scuola secondaria è previsto un ulteriore requisito: il possesso di 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche. A partire dal 2020 i 24 CFU servono a chi si vuole iscrivere per la prima volta nelle graduatorie d’istituto e nelle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS). Lo stesso requisito è richiesto anche per partecipare al concorso ordinario. Ma la riforma di quest’anno, potrebbe apportare delle modifiche.
Personale educativo
- Laurea in Scienze della formazione primaria a ciclo unico quinquennale
- Laurea in Scienze della formazione primaria per l’indirizzo di scuola primaria (legge 19/11/90, n. 341 , art.3, comma 2)
- Laurea triennale in Scienze dell’educazione L-19
- Laurea in Scienze pedagogiche
- Diploma Magistrale o Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002.
- Laurea Vecchio ordinamento in Scienze dell’educazione, LS/65 e LM/57
L’abilitazione all’insegnamento
L’abilitazione all’insegnamento consente di essere inseriti nella I fascia delle GPS e graduatorie d’Istituto di II fascia, per ottenere incarichi di supplenza a tempo determinato (o assunzioni straordinarie, che per quest’anno sono previste solo per il sostegno). Consente l’inserimento nelle graduatorie di merito dei concorsi, da cui si attinge annualmente per l’immissione in ruolo a tempo indeterminato.
Infanzia e primaria
Per la scuola primaria e dell’infanzia, l’abilitazione si consegue al termine di un corso di laurea magistrale quinquennale (Scienze della Formazione primaria), comprensivo di tirocinio.
Scuola secondaria di I e II grado
Per la scuola secondaria l’abilitazione può essere acquisita tramite il concorso ordinario o il concorso straordinario. È in corso una trattativa per l’introduzione dei percorsi abilitanti a regime.
Le immissioni in ruolo
Le assunzioni a tempo indeterminato avvengono per il 50% dalle graduatorie ad esaurimento (riservate a personale abilitato, ma attualmente chiuse a nuovi inserimenti) e per il restante 50% attraverso le graduatorie dei concorsi ordinari (biennali) e occasionalmente straordinari.
fonte: scuolainforma