Reclutamento precari, riforma bocciata: ‘È un no senza se e senza ma alla proposta del Ministero’

Precariato docenti, nuova riforma del reclutamento bocciata dai sindacati

In merito alla nuova riforma del reclutamento, il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, ha parlato di ‘bocciatura senza se e senza ma’ della proposta avanzata dal Ministero dell’Istruzione: ‘Questa riforma complica e allunga il percorso per i giovani laureati; ignora il problema della semplificazione del processo di stabilizzazione dei precari; divide la procedura abilitante da quella concorsuale’.

Inoltre, ‘moltiplica il mercato dei crediti formativi e mortifica il titolo di laurea, il servizio prestato e il tirocinio; infine, non contempla alcun aggiornamento del doppio canale di reclutamento, soluzione per gli Insegnanti tecnico-pratici, per i maestri della scuola primaria e dell’infanzia. In generale – ha spiegato Marcello Pacifico – i precari dovrebbero fare due concorsi, due selezioni, per poter entrare di ruolo e la chiamano fase transitoria‘.

Precari, Pacifico: ‘Non possiamo più permetterci di fare errori’

‘Con 211 mila posti da assegnare – aggiunge il leader sindacale – non possiamo più permetterci di fare errori: occorre attuare con urgenza piano straordinario di assunzioni finalizzato all’immissione in ruolo degli idonei dei concorsi ordinari e, per l’altro 50% l’assunzione dei precari da graduatorie ad esaurimento e da tutte le fasce delle GPS.

Se non si fa così, a settembre staremo peggio dell’ultimo biennio che è entrato nella storia per avere fatto toccare il record di sottoscrizioni di contratti a tempo determinato. Per non parlare dell’idea astrusa di mettere in collegamento una parte degli scatti stipendiali con la formazione e la valutazione degli alunni‘.

Pacifico: ‘La formazione deve essere anche retribuita in orario di servizio’

In un’intervista rilasciata ad ‘Orizzonte Scuola’, Pacifico ha parlato di proposte ‘irricevibili’ e della necessità di sedersi al tavolo con i ministri Bianchi e Messa per discutere nuove soluzioni. Invece di semplificare la procedura per l’assunzione in ruolo, si stanno complicando ulteriormente le cose e, per di più, si allungano i tempi.

Una questione particolarmente importante è quella legata agli aumenti stipendiali. Pacifico, durante l’intervista concessa ad ‘Orizzonte Scuola’, oltre a ricordare l’ormai cronico ritardo sul rinnovo del contratto, ha dichiarato che l’idea di dare più soldi a chi fa formazione in più e mette voti buoni agli studenti non è assolutamente da prendere in considerazione, anche e soprattutto dal punto di vista legislativo, in quanto andrebbe a ledere il diritto sulla libertà di insegnamento.

Per questo motivo, ‘abbiamo detto al ministro di bloccarsi su questa proposta’, anche perché l’intenzione del governo è quella di imporre un corso di 25 ore per il sostegno fuori dall’orario di servizio. I docenti devono formarsi, sia chiaro, ma la formazione dev’essere anche retribuita.

BOZZA DECRETO

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