Organico Covid Ata: niente proroga per settembre 2022, lo annuncia Bianchi
Nonostante gli emendamenti presentati nell’ambito del decreto Ucraina in esame al senato, sembrano esserci poche possibilità che l’organico Covid possa essere riproposto in organico a settembre. Questo almeno quello che sembra emergere dalle parole del ministro dell’Istruzione Bianchi, che ammette con molta onestà come la scuola italiana abbia bisogno di risorse per far fronte alle esigenze accumulate negli ultimi anni.
Servono più fondi per la scuola
“La scuola italiana ha bisogno di risorse”. Sono le parole chiare e dirette del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in occasione di un incontro organizzato in Commissione parlamentare per l’infanzia. L’incontro era finalizzato a discutere delle iniziative necessarie da adottare in favore dei bambini e degli adolescenti che si trovano in Ucraina e dei profughi minori di età provenienti da questa zona di conflitto.
Ma l’incontro è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione a poche settimane dalla fine dell’ennesimo anno scolastico travagliato, causa pandemia. E con un occhio al prossimo. Che potrebbe essere caratterizzato da una sostanziale normalità, se la pandemia dovesse continuare a concedere tregua come avvenuto nelle scorse settimane.
Niente organico Covid da settembre
Ma un anno scolastico durante il quale bisognerà fare necessariamente i conti con le problematiche che la scuola si porta dietro da anni, e che derivano in gran parte dalla mancanza di risorse. Proprio pensando al prossimo anno scolastico a settembre, ha spiegato Bianchi, “ci vogliono risorse. C’è un problema di personale. Stiamo affrontando questa fase con l’uso massiccio di organico Covid, che non avremo più in settembre” e “di formazione del nostro personale per affrontare una crisi di questo tipo”, ha continuato riguardo all’accoglienza dei profughi nelle scuole italiane. Dunque al momento si dà per scontato che l’organico covid non verrà rinnovato. E questa è una pessima notizia sia per i diretti interessati sia per le scuole che finora hanno potuto contare sull’apporto fondamentale di questo contingente.
Poi Bianchi spiega: “È stato fatto un lavoro straordinario di accoglienza nelle scuole”. Il ministro ha ricordato che si tratta di bambini e ragazzi che “parlano un’altra lingua e scrivono un altro alfabeto” ed “è chiaro lo sforzo straordinario che le scuole hanno fatto”.