Il bonus bollette diventa retroattivo: come chiedere il rimborso degli arretrati
Con l’approvazione del Decreto aiuti, il bonus bollette per luce e gas diventa ora retroattivo. Vediamo come richiederlo.
Veronica Elia
Alla luce degli effetti prodotti dalla guerra in Ucraina, il Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto Decreto aiuti, all’interno del quale ha riconfermato anche il bonus bollette per il terzo trimestre del 2022. La misura, però, non solo rimarrà in vigore fino al prossimo 30 settembre, ma sarà anche retroattiva.
Il bonus bollette diventa retroattivo
Con l’approvazione del Decreto aiuti, il governo ha riconfermato il bonus sociale bollette per luce e gas anche per il terzo trimestre del 2022. La misura resterà, quindi, in vigore fino al prossimo 30 settembre e porterà con sé anche alcune importanti novità. In primo luogo, la retroattività al primo trimestre del 2022 per chi non ha fatto in tempo a presentare l’Isee.
Ma non finisce qua, perché viene innalzato anche il tetto massimo dell’Isee per richiedere l’agevolazione. Si passa, infatti, dagli 8.265 euro ai 12.000 euro all’anno. In questo modo, saranno ben 5,2 milioni gli italiani che potranno beneficiare della misura. Senza contare, poi, i nuclei famigliari con Isee entro i 20.000 euro con almeno 4 figli a carico e i soggetti con gravi patologie certificate che necessitano di apparecchiature mediche.
In particolare, per beneficiare della retroattività le eventuali somme eccedenti verranno versate in automatico in bolletta, dopo aver presentato tutta la documentazione necessaria. Se ciò non dovesse essere possibile, si procederà a quel punto con il rimborso.
Come richiederlo
Per richiedere il bonus bollette occorre, innanzitutto, presentare la Dichiarazione sostitutiva unica al fine di ottenere l’attestazione Isee. Per farlo è sufficiente accedere al portale MyInps ed usare il servizio per il documento precompilato. In alternativa, sarà possibile rivolgersi direttamente al proprio patronato di riferimento.
Sarà, infine, l’Inps a selezionare le famiglie che hanno diritto all’agevolazione e a trasmettere i dati alla società che svolge l’attività di approvvigionamento di energia elettrica.