Mobilità, il tribunale bacchetta il Ministero: ‘contratto da rifare’

La sentenza del Tribunale di Roma boccia il contratto di mobilità firmato dal Ministero e la sola Cisl Scuola.

Il tribunale di Roma condanna il Ministero per comportamento antisindacale in occasione del contratto sulla mobilità. Invece di agire nell’ottica ‘del maggior consenso possibile’, si è accontentato della firma di un solo sindacato (CISL scuola) su cinque. Il Ministero ha fatto sapere che presenterà ricorso.

Ministero e condotta antisindacale

Nella sentenza del tribunale, come riporta Italia Oggi, si legge: “Non aprire alle trattative nei confronti di OO.SS. firmatarie del CCNL senza alcuna forma di motivazione che evidenzi la trasparenza della scelta, costituisce condotta antisindacale posto che – così facendo – si è venuto a creare una sorta di “monopolio sindacale” le cui ragioni rimangono incomprensibili. Appare evidente che si tratta di circostanza di fatto che è ben lungi dall’integrare la ricerca, in omaggio ai principi di correttezza e buona fede, del “maggior consenso possibile”.

Secondo il giudice si dovranno riaprire le trattative per il contratto. Per Sinopoli (FLC CGIL) si tratta di una decisione importante. Non ci sarà nessuna conseguenza per chi ha partecipato ai movimenti di quest’anno. ‘Si riaprono i giochi per il 2023’.

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