Nuovo taglio cuneo fiscale, nel 2023 un ulteriore ‘aumento’ degli stipendi
In Legge di Bilancio 2023, il Governo Meloni ha approvato il nuovo taglio del cuneo fiscale a beneficio degli stipendi dei lavoratori.
Claudia Scalia
Con l’approvazione della legge di Bilancio 2023 si ritocca il taglio del cuneo fiscale legato agli stipendi dei lavoratori. Non solo si conferma quello del 2% per redditi fino a 35mila euro, ma si aggiunge un ulteriore punto per i redditi fino a 20mila euro. Secondo le simulazione de Il Sole 24 ore, si tratta di un importo tra i 20 e i 33 euro mensili in più per i beneficiari.
Nuovo taglio cuneo fiscale 2023
Varrà tra un minimo di 20 e un massimo di 33 euro mensili il nuovo taglio del cuneo fiscale targato Governo Meloni. L’attuale taglio del 2% presente nella busta paga dei lavoratori (con reddito fino a 35mila euro) fino a dicembre 2022, viene confermato anche per il prossimo anno. A questo, si aggiungerà un altro 1%, ma solo per i redditi fino a 20mila euro. Come specifica Il Sole 24 Ore, l’incremento rispetto al 2022 per i beneficiari oscilla da poco più di 6 euro (per le retribuzioni lorde di 10mila euro) a 11 euro (per le retribuzioni lorde di 20mila euro).
Quanto si risparmia di tasse?
Per cui, nel 2023, per i redditi fino a 10mila euro, il risparmio sulle tasse (che si traduce nell’aumento del netto in busta paga) sarà di quasi 13 euro mensili (taglio del 2%) a cui si sommano i poco più di 6 euro (l’ulteriore 1%) per un totale di quasi 20 euro mensili in più. Su base annua, l’aumento dello stipendio netto sarà di 231 euro. I lavoratori con redditi di 15mila euro, invece, avranno un risparmio di 19 euro al mese (taglio 2%) più altri 10 euro circa per l’ulteriore 1%, per un totale di 29 euro al mese. Su base annua, l’aumento è di 346 euro.
Per i redditi fino a 20mila euro, il lavoratore avrà un risparmio sulle tasse di quasi 22 euro mensili (taglio del 2%) a cui si sommano i circa 11 euro (l’ulteriore 1%) per un totale di quasi 33 euro mensili in più. Su base annua, l’aumento dello stipendio netto sarà di 395 euro.
E chi non beneficia dell’ulteriore 1%, in quanto ha redditi compresi tra 20mila e 35mila euro? In quel caso si applica solo il 2% di taglio del cune confermato, che va da 23 euro circa fino a 33 euro mensili.
La premier ha commentato che “se non fosse stata per l’emergenza bollette vi sarebbe stato un intervento più corposo sul taglio
del cuneo”. L’obiettivo del governo è di arrivare gradualmente fino a cinque punti di riduzione, sia a vantaggio dei lavoratori che delle imprese.