Stipendi supplenti docenti e ATA, ‘inaccettabili ritardi nei pagamenti’

Stipendi supplenti docenti e personale ATA, con il nuovo anno scolastico 2023/24 e con le rassicurazioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito ci si aspettava che l’incresciosa questione dei ritardi nei pagamenti degli stipendi per il personale supplente fosse stata superata. Invece no, siamo punto e daccapo. Uil Scuola Rua ha richiesto un intervento urgente del Ministero affinché possa essere ripristinato al più presto un ‘diritto costituzionalmente garantito’.

 

 

Supplenze, ritardi nei pagamenti degli stipendi del personale docente e ATA: Uil Scuola chiede più rispetto

Il segretario generale della Uil ScuolaGiuseppe D’Aprile, in un nota informativa diffusa dallo stesso sindacato, sottolinea come sia assolutamente inaccettabile il fatto che docenti e personale ATA siano senza stipendio da più di tre mesi. Viene ricordato come siano migliaia i precari della scuola e come, nella maggior parte dei casi, questi stiano lavorando lontano da casa e dai propri affetti, sostenendo enormi sacrifici, non soltanto dal punto di vista economico. Nonostante tutto, questi lavoratori stanno continuando a far funzionare le scuole ogni giorno ed ecco perché Uil Scuola chiede più rispetto per queste figure.

‘Chiediamo più rispetto per chi è già in una condizione precaria, unica nel nostro Paese – queste le parole del segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe d’Aprile. ‘Ci auguriamo che queste risorse arrivino. Non è più accettabile che l’ordinarietà dei pagamenti si sia trasformata da troppo tempo ormai in emissioni speciali da parte del Mef, e che docenti e personale Ata, siano da più di tre mesi senza stipendio’.

Sono tantissimi i supplenti che non hanno ancora ricevuto lo stipendio, non solo. Tra questi ci sono persino i neoassunti a tempo indeterminato. Il segretario della Uil Scuola Rua ha ricordato come il governo abbia provveduto ad incrementare, come disposto nel DL N. 179 del 23 novembre scorso, il fondo per il pagamento delle supplenze brevi e saltuarie ma, sino ad oggi, non è stato fatto nulla in questa direzione.

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