Rotazione dirigenti scolastici, chiesto incontro urgente al Ministero dell’Istruzione
La questione della rotazione dei dirigenti scolastici dopo due mandati di un triennio cadauno nella stessa sede continua a far discutere.
Rotazione dirigenti scolastici, continua a far discutere la decisione adottata dal direttore generale dell’USR Lazio in relazione alla rotazione dei dirigenti scolastici dopo due mandati di un triennio cadauno nella stessa sede. A questo proposito, DIRIGENTISCUOLA – Di.S.Conf. ha provveduto ad inviare una lettera al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Rotazione dirigenti scolastici, DIRIGENTISCUOLA chiede un incontro urgente al ministro Valditara
“Dal prossimo anno – ha dichiarato il direttore dell’USR Lazio, Rocco Pinneri – i dirigenti scolastici che hanno già svolto due mandati nello stesso istituto andranno trasferiti. Lo prevede una norma. E se non la applico, la Corte dei conti non registrerà più i vostri contratti”. Il direttore dell’USR Lazio, riferendo ai dirigenti scolastici, ha richiamato, pertanto, il codice anticorruzione e l’ultimatum da parte della Corte dei Conti.
DIRIGENTISCUOLA, in una lettera inviata al ministro Valditara, chiede che vengano convocate le OO.SS. d’Area per affrontare tempestivamente la questione che, urge precisare, sta già avendo impropriamente seguito a livello periferico con inopportune prese di posizione da parte di alcuni UU.SS.RR.
Nella lettera vengono sollevate due obiezioni
La prima obiezione sollevata nella lettera inviata al ministro Valditara è che la rotazione degli incarichi non è affatto un generale principio dell’ordinamento, in quanto la vigente versione dell’articolo 19 del D. Lgs. 165/2001 (e conformemente l’articolo 12 del CCNL 2016-2018) dice che “gli incarichi sono rinnovabili”, senza introdurre alcun limite temporale e senza citare alcuna rotazione; che d’altronde a suo tempo la c.d. legge Frattini 145/2002, sul riordino della dirigenza statale e come precisato nella successiva circolare esplicativa del 10.09.2002, ne escludeva l’applicazione ai dirigenti scolastici, “atteso il particolare meccanismo di reclutamento, la disciplina specifica che li riguarda, l’applicabilità solo parziale dell’articolo 19 ss, nonché i contenuti e le specificità della funzione”.
La seconda obiezione è che la citata legge 190/2012, articolo 1, commi 5 e 10, prescrive la rotazione o le previste alternative (e non solo ai dirigenti, bensì a tutti i pubblici dipendenti) negli ambiti in cui “è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione”. E l’ANAC puntualizza che nell’attuazione della misura ogni amministrazione deve prima aver chiarito nel proprio Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza i criteri posti alla base di un programma predeterminato per evitare che la rotazione “possa essere intesa o effettivamente utilizzata in maniera non funzionale alle esigenze di prevenzione di fenomeni di cattiva amministrazione e corruzione”.
La posizione del ministro Valditara
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha espresso la propria opinione in un’intervista rilasciata al quotidiano ‘Il Messaggero’: ‘Non ci può essere disparità tra la durata massima degli incarichi. E credo che sei anni siano pochi per avere una continuità gestionale’. Il dicastero di Viale Trastevere starebbe già lavorando per trovare una soluzione equilibrata alla questione.
da orizzonte docenti