Bonus accessorio 2023 dipendenti statali: cos’è e a quanto ammonta
Aumento stipendi statali da gennaio 2023 per 13 mensilità: cos’è e a quanto corrisponde il bonus una tantum.
Claudia ScaliaArriva l’emolumento accessorio 2023 per i dipendenti statali. Ieri sono state comunicate le cifre dalla Ragioneria generale dello Stato, in base a comparto e profilo di appartenenza. Abbiamo già mostrato sia quelle del personale scolastico che degli AFAM (vedi in fondo all’articolo). Tutte le altre potete visualizzarle dalla pagina ufficiale della Ragioneria di Stato. Il bonus sarà riconosciuto per 13 mensilità, nella misura dell’1,5% dello stipendio lordo. In sintesi si tratta di un aumento tra i 20 e i 45 euro lordi mensili. La misura è prevista dalla Legge di Bilancio 2023, già pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Vediamo cosa prevede il testo.
Emolumento accessorio una tantum: cos’è?
Il bonus, per esattezza emolumento accessorio, è una somma stanziata in compensazione del mancato pagamento della vecchia indennità di vacanza contrattuale, ovvero il contributo che viene normalmente pagato nel periodo fra la scadenza di un contratto collettivo (CCNL) e il suo rinnovo. In pratica, costituisce una parte del rinnovo che viene erogata una tantum. L’articolo 1, commi 330-333 della Legge di Bilancio prevede per gli statali un Emolumento accessorio una tantum. Di seguito il testo della norma:
330. Per l’anno 2023, gli oneri posti a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva nazionale in applicazione dell’articolo 48, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico di cui all’articolo 1, comma 609, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, sono incrementati di 1.000 milioni di euro da destinare all’erogazione, nel solo anno 2023, di un emolumento accessorio una tantum, da corrispondere per tredici mensilità, da determinarsi nella misura dell’1,5 per cento dello stipendio con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza.