Assegno Unico INPS: chi riceverà un conguaglio a debito per il 2022?
L’Inps recupera le somme erogate con l’Assegno Unico di chi non ha regolarizzato l’Isee difforme o irregolare.
Claudia Scalia
Assegno Unico Universale per figli: l’INPS potrebbe chiederne in restituzione una parte degli importi erogati da marzo a dicembre 2022. La possibilità è prevista dalla circolare Inps n. 23 del 9 febbraio 2022. Lì si parla di coloro che hanno un Isee 2022 con omissioni o difformità e non lo hanno regolarizzato entro il 31 dicembre scorso. Cosa succede in questo caso? E perché succede?
Assegno unico e Isee difforme o con omissioni
Coloro che hanno percepito l’Assegno Unico nonostante in possesso di un Isee difforme o con omissioni, saranno contattati per la restituzione di gran parte della somma incassata. Sarà lasciata loro solo la quota minima dell’assegno unico universale, quella che spetta anche in assenza di Isee. Per le somme versate in eccedenza, ci sarà un conguaglio a debito per la famiglia. Ma come mai chi non ha un Isee in regola ha potuto ricevere le somme?
Generalmente, un Isee recante omissioni o difformità non permette di richiedere e ottenere bonus o agevolazioni. Ma nel caso dell’assegno unico universale, il discorso è diverso. Nella circolare indicata sopra si specifica che la somma viene erogata comunque, anche con Isee difforme o con omissioni. Ma il percettore ha il compito di regolarizzare il documento il prima possibile ed entro la fine dell’anno. Per cui, il 31 dicembre 2022 è scaduto il termine per farlo. Ne consegue che coloro che non hanno provveduto alla regolarizzazione, nonostante la comunicazione che dovrebbe essere giunta dall’INPS, sarà soggetto al recupero delle somme ricevute.
Assegno unico universale e cifre da restituire
Non è possibile stabilire con esattezza la cifra da restituire nel caso in cui un percettore dell’Assegno Unico si trovi nella situazione sopra indicata. Questa varia da persona in persona, in base a quanto si è percepito come somme. Basti comunque tenere in considerazione, che salvo maggiorazioni particolari, spetterà a tali soggetti solo la quota base, elargita a chi non ha ISEE:
- 50 euro al mese nel caso dei figli minorenni
- 25 euro al mese per i figli maggiorenni
Chi ha percepito l’Assegno da marzo, dovrà restituire la differenza tra questi importi e quelli incassati. Ricordiamo anche che da febbraio 2023, gli importi vengono modificati per effetto della Legge di Bilancio.