Docenti tutor e orientatori, i precari saranno chiamati a ricoprire questi ruoli?
Docenti tutor e orientatori, i dirigenti scolastici saranno chiamati ad individuare, su base volontaria, le nuove figure.
Luigi Rovelli SCUOLA INFORMA
Docenti tutor e orientatori, i precari saranno chiamati a svolgere questi ruoli?
Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha messo a disposizione una piattaforma ad hoc, che si può consultare all’indirizzo Web docentitutor.istruzione.it. L’iniziativa del Ministero dell’Istruzione, però, si è subito scontrata con il malumore del personale docente: c’è chi parla di compenso da ‘elemosina’, c’è chi, invece, sostiene che la ‘missione’ dell’insegnamento viene messa sempre più in secondo piano da tutta una serie di nuovi compiti. Un docente ha espresso così la propria opinione: ‘Continuiamo a svenderci come saldi di fine stagione, creiamo precedenti, la prossima che verrà richiesta al corpo docente sarà la moltiplicazione dei pani e dei pesci’.
Una delle domande che i docenti, soprattutto i precari, si stanno ponendo è la seguente: ‘Una volta esauriti i volontari, anche noi precari saremo obbligati a svolgere questi ruoli?’. Alla domanda ha risposto Laura Razzano del quotidiano economico ‘Italia Oggi’ che, all’interno della propria rubrica, ha provveduto a rispondere alle preoccupazioni manifestate da un docente precario. Viene menzionato, a tal proposito, quanto indicato dall’articolo 5 del decreto ministeriale N. 63 del 5 aprile 2023 ovvero: ‘I docenti, per l’accesso alla formazione propedeutica allo svolgimento della funzione di tutor e di orientatore, devono essere in possesso, preferibilmente, dei seguenti requisiti:
- a) essere in servizio con contratto a tempo indeterminato con almeno cinque anni di anzianità di servizio maturata con contratto a tempo indeterminato/determinato;
- b) aver svolto, in via prioritaria, compiti rientranti tra quelli attribuiti al tutor scolastico e all’orientatore (funzione strumentale ovvero referente per l’orientamento, per il contrasto alla dispersione scolastica, nell’ambito del PCTO, per l’inclusione e attività similari e connesse a tali tematiche)
- c) disponibilità ad assumere la funzione di tutor e di orientatore per almeno un triennio scolastico.
Laura Razzano ha fatto notare come nell’articolo 5 sia stata usata la parola ‘preferibilmente’ e che, considerando i requisiti indicati, potrebbe realmente accadere quanto prospettato dal docente. Occorre, però, considerare un aspetto importante: l’emolumento riconosciuto a tutor e orientatori ha una natura accessoria, pertanto si tratta di una scelta volontaria. Nella circolare che accompagna il decreto, infatti, si legge quanto segue: ‘Il dirigente scolastico, sulla base delle indicazioni ricevute, avvia la procedura per la selezione dei docenti che, su base volontaria, si siano dichiarati disponibili a svolgere le funzioni di tutor e di docente orientatore e ad aderire alla formazione che è propedeutica alla successiva individuazione di tali figure’.