Il concorso DS bloccato dal recupero dei candidati esclusi dal vecchio concorso
TuttoscuolaNews
a oltre un anno, da quando cioè nel febbraio 2022 il Ministero aveva sottoposto al parere del CSPI la bozza di regolamento per il concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici, migliaia di potenziali candidati hanno atteso il relativo bando, avviando anche la preparazione alle prove.
Era corsa voce che il bando venisse pubblicato a settembre 2022 e che le prove si sarebbero svolte nel corso del 2022-23 con possibile nomina dei vincitori a settembre ’23.
Invece, il regolamento, passato al vaglio del CSPI, ha ritardato per mesi la sua definizione, è stato firmato del ministro uscente e inviato nell’ottobre scorso al controllo della Corte dei Conti, arrivando finalmente alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale soltanto il 22 dicembre 2022 (decreto 13 ottobre 2022, n. 194).
La gestione del concorso è passata, pertanto, alla responsabilità del ministro attuale, ma, prima che finalmente venisse pubblicato il bando, la legge di conversione del DL Milleproroghe (legge 14/23) ha complicato la vita del nuovo concorso, con il concreto rischio di riportarlo indietro.
L’emendamento che ha recuperato i candidati del precedente concorso DS esclusi dalle prove ha disposto che nel nuovo concorso DS i posti siano assegnati al 60% tra i vincitori e per il restante 40% ai candidati recuperati dal vecchio concorso.
La modifica potrebbe comportare una parziale correzione del regolamento pubblicato a dicembre, con il rischio di rimandare ancora una volta il bando del concorso DS verso l’autunno, con la conseguenza che le procedure concorsuali non riescano a concludersi in tempo utile per la nomina dei vincitori a settembre 2024. Sarebbe un altro effetto negativo di quel discutibile emendamento che ha calpestato il principio del merito.
Quel che è certo è che il concorso si farà, e che la preparazione è impegnativa (meglio quindi partire per tempo).