Carta del docente anche ai supplenti annuali, ma solo per il 2023
di Reginaldo Palermo, La Tecnica della scuola
Con il decreto legge 69 denominato “salva-infrazioni”, la carta del docente viene estesa anche al personale precario.
E questa è certamente una buona notizia, ma un’attenta lettura del testo del provvedimento e della documentazione tecnica allegata evidenzia più di un problema.
Innanzitutto il personale beneficiario è solamente quello assunto fino al 31 agosto: si tratta cioè dei supplenti annuali che coprono posti in organico di diritto e che la relazione tecnica quantifica in poco meno di 84mila unità.
Non sfugge che la disposizione dice chiaramente che la Carta è riconosciuta ai supplenti annuali ma “per l’anno 2023” e non “a decorrere dall’anno 2023”.
E, per dissipare ogni dubbio la relazione introduttiva sottolinea che il provvedimento “mira ad estendere, per il 2023, il benefficio dell’attribuzione della citata carta…. ecc…”
Ancora più chiara la relazione tecnica che definisce con precisione le risorse necessarie per garantire la copertura dell’ulteriore spesa: si parla di poco meno di 11 milioni di euro aggiuntivi rispetto a quelli finora stanziati mentre nulla si dice per il 2024 e gli anni a venire.
Appare insomma chiaro che, almeno per il momento, la Carta verrà estesa ai supplenti annuali ma solo per il 2023.
Va tuttavia ricordato che il decreto legge è all’esame del Parlamento e potrebbe essere modificato nel corso del suo passaggio alle Camere.