Docente che mostra ‘incapacità didattica’: sentenza Corte di Cassazione e intervento del ministro Valditara

Prof ‘incapace sul piano didattico’: la sentenza della Corte di Cassazione N. 17897/2023 mette in evidenza alcuni aspetti interessanti.Di

La Corte di Cassazione, con un’interessante sentenza (N. 17897/2023) ha stabilito che spetta al dirigente scolastico dispensare dal servizio il docente che mostra ‘incapacità didattica‘. All’interno della sentenza, vengono messi in evidenza alcuni aspetti: la dispensa del DS non ha ‘carattere sanzionatorio’, rappresenta unicamente un atto attraverso il quale si provvede a constatare l’oggettiva inidoneità a svolgere la funzione di insegnante.

Prof ‘incapace dal punto di vista didattico’: la sentenza della Corte di Cassazione

Come riporta il quotidiano economico ‘Il Sole 24 ore’ oggi, lunedì 26 giugno, la dispensa del dirigente scolastico non presenta alcuna natura disciplinare in quanto ‘segue un giudizio che, seppur valutativo, è privo di natura discrezionale e si limita a constatare l’oggettiva inidoneità del docente a svolgere le mansioni inerenti all’insegnamento’. Il Tribunale, in primo grado, aveva deciso di accogliere la domanda di reintegrazione presentata dalla prof ricorrente, sostenendo che l’anno di prova, essendo un limitato periodo, non potesse certificare una inettitudine ‘assoluta e permanente’.

La Corte d’Appello, invece, ha provveduto ad accogliere l’impugnazione presentata dal Ministero dell’Istruzione, dichiarando come legittima la destituzione dall’insegnamento. La sentenza della Corte di Cassazione, invece, mette in evidenza la mancanza dei minimi fattori essenziali che determinano la capacità di insegnamento di un docente, elementi come la coordinazione, la chiarezza, la progettualità e l’efficacia nell’insegnamento stesso.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a questo proposito, è intervenuto con una nota, facendo alcune precisazioni: “Al di là del caso specifico su cui si è definitivamente pronunciata la Cassazione, il Ministero attraverso le sue articolazioni territoriali e in sinergia con la comunità scolastica si impegnerà sempre più a garantire che la attività di docenza sia svolta con adeguata professionalità. Ridare autorevolezza agli insegnanti presuppone anche la auto consapevolezza della alta dignità del proprio ruolo che ha al centro la persona dello studente”.

 

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