Inizio a.s 2023/24, quali regole sono previste in caso di positività al Covid

Il MIM non ha dato indicazioni su come affrontare casi di positività al Covid. Occorre rifarsi alla circolare del Ministero della Salute.

di Sabrina Maestri Scuolainforma

L’anno scolastico appena iniziato è il primo dal 2020 che verrà affrontato fuori dall’emergenza sanitaria Covid. Il virus però, come stanno dicendo gli esperti, sta circolando ancora, e la ripresa delle lezioni potrebbe essere il contesto in cui potrà diffondersi più facilmente. Quali regole sono previste dunque a scuola in caso di positività al Covid? Facciamo chiarezza.

Circolare del Ministero della Salute

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito non ha fornito indicazioni allo stato attuale, non esistendo più misure restrittive anti-Covid che impongano distanziamento, isolamento e mascherine. Occorre quindi rifarsi alla circolare del Ministero della Salute pubblicata lo scorso 11 agosto, la quale, dato il nuovo quadro normativo che elimina restrizioni, fornisce comunque indicazioni su come deve comportarsi una persona che contrae il Covid.

La circolare in questione spiega che le persone risultate positive ad un test diagnostico molecolare o antigenico per SARSCoV-2 non sono più sottoposte alla misura dell’isolamento. Viene però raccomandato, comunque, di osservare le stesse precauzioni valide per prevenire la trasmissione della gran parte delle infezioni respiratorie.

In particolare è consigliato:

• Indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone;

• Se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi;

• Applicare una corretta igiene delle mani;

• Evitare ambienti affollati;

• Evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o RSA. Questa raccomandazione assume particolare rilievo per tutti gli operatori addetti all’assistenza sanitaria e sociosanitaria, che devono quindi evitare il contatto con pazienti a rischio;

  • Informare le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, se anziane, fragili o immunodepresse;

• Contattare il proprio medico curante se si è persona fragile o immunodepressa, se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni o se le condizioni cliniche peggiorano.

 

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