Sessantuno crolli in un anno, le scuole italiane ripartono a pezzi
di Corrado Zunino, la Repubblica
È il numero più alto degli ultimi sei anni. Otto i feriti. Cittadinanzattiva: “Il ministero dell’Istruzione non ha dati aggiornati”. Tre episodi anche nelle università
ROMA – Il ventunesimo Rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza delle scuole e degli atenei spiega che da settembre 2022 allo scorso agosto, in Italia, si sono registrati 61 episodi di crolli o distacchi di intonaco. E’ un numero mai raggiunto negli ultimi sei anni, cioè da quando l’associazione ha avviato questo censimento attraverso la rassegna stampa locale. L’anno scorso, per esempio, furono 45.
Del totale dei sessantuno episodi, 24 sono avvenuti nelle regioni del Sud e nelle Isole (39 per cento), 23 nel Nord (38 per cento), 14 nelle regioni del Centro (23 per cento) e hanno provocato il ferimento di sei studenti, una insegnante, una collaboratrice scolastica, oltre che danni agli ambienti e agli arredi, e l’interruzione della didattica. I crolli sono avvenuti di notte, nel weekend o in periodi di chiusura delle scuole per le festività.
Il pericolo dei controsoffitti
Le cause sono in gran parte da ravvisare nella vetustà degli edifici e dei materiali con cui sono stati costruiti, nell’assenza o carenza di manutenzione, nella riduzione degli investimenti relativi a indagini e negli interventi, decisiva per la sicurezza del complesso, sui controsoffitti, i solai, i tetti.
Tre episodi, di cui uno registrato a Cagliari di particolare gravità su cui sta indagando la magistratura, riguardano le università. Le altre due sono Roma Tre e l’Orientale di Napoli.
Il XXI Rapporto di Cittadinanzattiva sarà presentato il prossimo 23 settembre a Bologna, nell’ambito della ottava edizione del Festival della Partecipazione.
“Ritardi anche sul Pnrr”
“Non disporre di dati aggiornati in merito allo stato degli edifici scolastici, come appare dall’Open Data del ministero dell’Istruzione e del Merito ancora ferma al precedente anno scolastico, non è accettabile così come non lo è la mancanza di aggiornamenti puntuali sugli stati di avanzamento degli interventi del Piano nazionale di resilienza e ripresa per l’edilizia scolastica e i servizi 0-6 anni”, dice Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva. “Gli istituti scolastici, le famiglie e le comunità locali devono anche essere aggiornate sull’andamento degli interventi del Pnrr”.