Prova scritta concorso, la risposta sbagliata non detrae il punteggio
di Sabrina Maestri, Scuola in Forma
Alcuni dubbi sulla prova scritta del primo concorso PNRR:
in caso di risposta errata è prevista una detrazione di punteggio? Chiarimenti.
Gli aspiranti si stanno preparando in attesa di conoscere il calendario della prova scritta del primo concorso PNRR. Più volte i sindacati hanno espresso una previsione: l’espletamento non dovrebbe essere previsto prima della fine di febbraio. Ovviamente si tratta solo di una supposizione. Nel frattempo, in attesa che la Commissione nazionale indichi i criteri per la valutazione della prova scritta
, continuano i dubbi tra i partecipanti. Tra questi, uno ricorrente, riguarda il caso delle risposte errate: detrarranno il punteggio? Facciamo chiarezza.
Prova scritta: risposta errata equiparata a risposta non data
Sappiamo che la prova scritta consta di 50 quesiti totali e che il tempo a disposizione sarà di 100 minuti. Il punteggio minimo per superarla è pari a 70/100. Ma cosa succede in caso di risposta errata? Viene detratto il punteggio? Questo quesito è emerso anche durante il Question Time tenuto daOrizzonte Scuola lo scorso 22 gennaio, nel corso del quale ha risposto Chiara Cozzetto: “La domanda sbagliata vale zero così come la risposta non data“.
La risposta, in attesa del documento della Commissione, è stata fornita facendo riferimento al concorso ordinario 2020, in cui alla risposta esatta venivano assegnati 2 punti mentre alla risposta non data o sbagliata 0 punti (senza quindi che fosse prevista nessuna penalizzazione) e al recente concorso per l’educazione motoria nella scuola primaria. Stessa cosa dovrebbe quindi valere anche per i concorsi PNRR.
Non si attendono novità da questo punto di vista, trattandosi appunto di una procedura assodata da tempo e già utilizzata per precedenti concorsi.