Gps 2024, nuovo aggiornamento ma stesse criticità
di Sabrina Maestri, Scuola in Forma
L’aggiornamento delle Gps, atteso in primavera, vedrà riconfermare le stesse criticità emerse con la precedente apertura delle graduatorie.
Atteso per la primavera il nuovo aggiornamento biennale delle Gps. In base alla bozza dell’ordinanza ministeriale presentata dal Ministero ai sindacati emergono le stesse criticità che già due anni fa erano state evidenziate dalle varie sigle sindacali. Resta infatti l’affidamento delle nomine all’algoritmo, la mancanza di trasparenza sulle disponibilità dei posti e permane lo stesso rigido regime sanzionatorio a seguito di rinuncia e abbandono di servizio. Insomma, in buona sostanza la nuova ordinanza finirà col ricalcare in gran parte la vecchia O.M 112/2022. Vediamo di seguito i dettagli.
Le nomine non saranno in presenza
Nonostante su più fronti sia stata avanzata la proposta di un ritorno alle nomine in presenza non sembra esserci questa intenzione da parte del Ministero. L’assegnazione delle supplenze da Gps continuerà ad essere affidata alla procedura informatizzata. Gli Usp continueranno dunque ad avvalersi dell’algoritmo. Inoltre anche nel prossimo biennio ci sarà la palese violazione dei diritti di coloro i quali sono utilmente collocati in graduatoria con un punteggio superiore e che verranno scavalcati, nei turni di nomina successivi, da chi ha meno punteggio, perché considerati rinunciatari per non aver espresso tutte le sedi nella domanda di partecipazione. Nonostante il Ministero continui a soccombere in giudizio nei tanti ricorsi presentati e vinti dai docenti precari coinvolti, non ha previsto nessuna modifica per sanare questa situazione.
Gps, nessuna trasparenza sulla disponibilità dei posti
Tra le criticità ne permane un’altra di non poco conto. Non sarà infatti prevista la pubblicazione preventiva delle disponibilità da parte degli Uffici Scolastici provinciali. Per cui, i docenti, come nel biennio precedente, continueranno a produrre l’istanza delle 150 preferenze senza conoscere l’effettiva disponibilità dei posti. La scelta dei posti dove sperare di conseguire la nomina continuerà quindi ad essere fatta al buio. Anche su questo punto il Ministero non ha manifestato aperture.
Divieto di frazionamento del posto intero
Il divieto del frazionamento di una cattedra intera al fine di consentire il completamento orario a chi ha una supplenza su uno spezzone orario, contenuto nella precedente ordinanza, con tutta probabilità sarà confermato anche per il prossimo biennio. Quindi altra criticità confermata, nonostante sia stato più volte evidenziato come si tratti di una palese violazione dell’art. 40 comma 7 del CCNL 2007, ancora in vigore, in cui è chiaramente specificato che “ Il personale […] con orario settimanale inferiore alla cattedra oraria, ha diritto, in presenza della disponibilità delle relative ore, al completamento o, comunque, all’elevazione del medesimo orario settimanale”.
Conferma delle sanzioni spropositate
Nessuna modifica neanche per quanto riguarda le sanzioni da applicare in caso di abbandono o rinuncia ad una supplenza da Gps e graduatorie d’istituto. Si continua infatti a prevedere anche la cancellazione per l’intera vigenza delle graduatorie. Una sanzione, questa, che appare spropositata se pensiamo che non verrà data la possibilità di giustificare un eventuale abbandono. Anche su questo punto da tempo le sigle sindacali chiedevano di ammorbidire la previsione sanzionatoria, senza però riscontri positivi da viale Trastevere.
L’interpello
E infine c’è la questione dell’interpello. Un sistema che elimina il divieto di invio delle candidature per gli iscritti nelle Gps, ma solo su posti di sostegno. Mentre la possibilità di presentare domanda di interpello in altra provincia sarà permesso per i posti di sostegno, anche se presenti nelle graduatorie di altra provincia, lo stesso trattamento non sarà previsto per i posti comuni, generano in questo modo un’evidente discriminazione a danno dei supplenti su materia.