Visite d’istruzione. Il ministro pensa alle famiglie, ma dimentica i docenti
dal blog di Gianfranco Scialpi
Visite d’istruzione. Il Ministro va incontro alle famiglie con un modesto bonus. Dimentica, però i docenti.
Visite d’istruzione. L’attenzione del Ministro verso le famiglie
Visite d’istruzione. Costano e non poco. Soprattutto quelle che hanno come destinazione l’estero. Mediamente ogni famiglia deve sborsare circa 1000€. Non è poco, se consideriamo la cruda realtà: inflazione alta, diminuzione potere d’acquisto, lavoro inadeguatamente pagato, disoccupazione… Tutto questo stride con lo scenario roseo spesso presentato dal Governo.
Da qui la direttiva del Ministro G. Valditara di supportare con un bonus di 150€ le famiglie che hanno un ISSE fino a 15000€. Parliamo di un reddito mensile intorno ai 1000€, svelando così la sua inefficacia a convincere queste famiglie a far partecipare i propri figli all’iniziativa didattica.
Il Ministro dimentica i docenti
Le famiglie sono una parte del problema. La seconda rimanda ai docenti. Ogni anno che passa vede calare la loro partecipazione. Essi non sono obbligati ad aderire. Chi decide di partecipare come accompagnatore non può sperare in una diaria ordinaria e decorosa, ma solo sperare che nel Mof ci sia qualche soldino. La condizione diviene surreale se si pensano alle incombenze aggiuntive che l’insegnante deve gestire. Scrive O. Alberti: “Un docente accompagnatore deve progettare gli itinerari culturali e ambientali oggetto del viaggio di istruzione, essere in servizio di fatto in servizio attivo per h24 per tutta la durata del viaggio di istruzione con responsabilità civili, penali e amministrative a suo carico per tutto quello che può accadere. I docenti si accollano quindi volontariamente oneri e responsabilità poco o per nulla riconosciute a livello ministeriale“.
Putroppo il Ministro dimentica tutto questo, non prevedendo nella direttiva alcun fondo per gli insegnanti. Tante parole di ringraziamento (non costano) per i docenti, ma pochi fatti.