Classi pollaio. L’abrogazione riparte da un insegnante
dal blog di Gianfranco Scialpi
Classi pollaio. Nuova petizione per abrogarle. Il limite di una ricerca che invece pensa che possano rimanere.
Classi pollaio. Una nuova petizione
Classi pollaio. L’anno che si sta concludendo ha visto la permanenza di questa iattura pedagogica voluta dal duo Gelmini-Tremonti. Per il prossimo anno la situazione non cambierà. Dal 3 aprile è presente nel Web una nuova petizione per abolirle. Classi più snelle anziché meno classi questo è il titolo dell’iniziativa. Al momento dopo quasi due mesi le adesioni sono ferme a 1.700 firme. E’ concreto il rischio che anche questa iniziativa fallisca. I precedenti purtroppo non sono incoraggianti.
Comunque ecco le parole dell’insegnante promotore “Perché non approfittare della denatalità per formare classi numericamente più sostenibili? Se fare politica vuole dire amministrare la polis per il bene di tutti, come insegnanti chiediamo di avere voce in capitolo in questo spazio pubblico estremamente importante che è la Scuola. La proposta non mira alla tutela professionale né aderisce a una parte politica. Noi proponiamo di diminuire gli alunni per classe invece di eliminare le classi: un provvedimento senza ulteriore impegno di spesa. I posti docenti richiesti per questa azione non sarebbero aggiuntivi ma rientrerebbero nel contingente complessivo dei posti comuni e di potenziamento dell’organico di diritto annualmente stabiliti. Si realizzerebbe così un provvedimento di forte valenza educativa volto al benessere degli studenti e delle studentesse, così come alla loro crescita umana e culturale, con forti e positive ricadute sociali”.
Recentemente Skuola.net ha pubblicato gli esiti di una ricerca di International Journal of Science Education condotta sulla base di oltre 2.700 questionari compilati da studenti delle scuole secondarie superiori.
Si legge“Lo scopo della ricerca era quello di indagare sui fattori che influiscono negativamente sulla carriera scolastica: tra questi, il tanto discusso fenomeno delle classi pollaio non sarebbe un ostacolo all’apprendimento, secondo gli autori dello studio. Anzi, ridurre le dimensioni delle classi potrebbe addirittura inficiare il rendimento degli stessi studenti. E’ importante sottolineare che lo studio si concentra su un campione di studenti delle scuole superiori in Cina e Giappone, dove la negligenza e la poca disciplina difficilmente trovano terreno fertile“.
La ricerca ha scarso valore in quanto circoscritta a solo due paesi asiatici. Ogni paese del Pianeta ha il suo sistema scolastico e quindi la sua “aula”-tipo. Non si può applicare la strategia della generalizzazione, pensando che la Cina e il Giappone siano esempi rappresentativi degli altri Paesi.