Maturità 2024, Valditara a Sky TG24: “Dopo la scuola occorre una scelta attenta”

da Sky tg 24

La maturità va affrontata con entusiasmo. Credo molto nel talento di ogni giovane. E poi è un momento importante di passaggio alla vita adulta“, ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito nel giorno in cui iniziano gli esami di maturità 2024.

“Io avrei scelto una traccia storica, dato che la storia mi piace molto ed è una materia di grande importanza perché ricostruisce la nostra identità“, ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, ospite a Sky TG24 nel giorno in cui iniziano gli esami di maturità con la prima prova di italiano. “La maturità va affrontata con entusiasmo, perché i ragazzi valgono tanto ed è il momento di dimostrare il loro valore. Credo molto nel talento di ogni giovane. E poi è un momento importante di passaggio verso la vita adulta. Nei prossimi giorni si troveranno a dover fare delle scelte, se continuare un percorso di studi o andare direttamente a lavorare. La scelta giusta ti condiziona la vita, quindi passato l’entusiasmo e i festeggiamenti per aver concluso la maturità, occorre una riflessione molto attenta perché è in gioco il futuro di ogni giovane”.

“L’esame di maturità oggi ha ancora senso”

“Auspico poi che si possano portare dietro quanto di bello e importante la scuola ha insegnato in questo percorso di 13 anni”, ha detto ancora Giuseppe Valditara. “Penso sia bello portarsi dietro questo bagaglio che la scuola ha contribuito a formare”. Sull’adeguatezza di questo tipo d’esame nei tempi odierni, il ministro ha risposto: “L’esame è stato riformato nel 2017, a mio avviso ha ancora un senso. Ovviamente si può riflettere su come migliorarlo, sono certamente aperto a ipotesi nuove. Cambiare per cambiare rischia di disorientare la popolazione studentesca. In questo momento la riforma della maturità non è l’obiettivo principale”.

“Meno commissari pensionati degli anni scorsi”

Sul tema dei commissari il ministro ha aggiunto che “abbiamo coperto tutte le commissioni, e i commissari pensionati sono meno degli anni scorsi”. Sui diplomifici, invece, “è la prima volta che parte una grande operazione per la legalità dei titoli rilasciati dalle scuole. È importante per garantire ai nostri giovani una formazione di qualità. Abbiamo riscontrato numerose gravi irregolarità, 47 scuole sono a rischio di chiusura e gli uffici scolastici regionali hanno avviato i procedimenti di revoca della parità. Vogliamo sempre più una scuola seria e che sappia formare adeguatamente i nostri giovani e non vendere illusioni”.

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