Riforma voto di condotta: disegno di legge in aula il 16 e il 17 settembre
Riforma voto di condotta: disegno di legge in aula il 16 e il 17 settembre.
Si è concluso ieri, giovedì 12 settembre 2024, in VII Commissione della Camera l’iter di approvazione, iniziato il 17 aprile scorso, del disegno di legge AC 1830 di “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati” già approvato in Senato il 17 aprile scorso
Sulla riforma del voto di condotta e delle regole per la sospensione dalle lezioni degli studenti della scuola secondaria c’è una accelerazione quasi inaspettata.
Nella giornata del 12 settembre la Commissione Cultura della Camera ha dato il via libera definitivo al disegno di legge incaricando la deputata Grazia Di Maggio (Fratelli d’Italia) a riferire oralmente alla assemblea.
Il provvedimento andrà in aula il giorno 16 nella seduta che avrà inizio alle 14.30 e già nella successiva seduta del 17 i deputati potrebbero essere chiamati al voto.
Dalla lettura del testo del disegno di legge si evince che le nuove regole non potranno entrare in vigore prima del 2025/26.
Il testo appare abbastanza chiaro perché dice testualmente che, per “riformare l’istituto dell’allontanamento della studentessa e dello studente dalla scuola per un periodo non superiore a quindici giorni” sarà necessario apportare modifiche al regolamento previsto dal DPR 249 del 1998 (il cosiddetto “Statuto degli studenti”).
Le nuove regole non potranno di fatto entrare in vigore in corso d’anno scolastico in quanto il disegno di legge stabilisce che per adottare tali modifiche sarà necessario approvare un apposito regolamento per il quale il Governo avrà 6 mesi di tempo.
Per il 2024/25, dunque, le procedure per la sospensione degli studenti e delle studentesse continueranno ad essere regolate dalla norme dello Statuto in vigore ora.
Cosa prevede il provvedimento
Nessuna delle proposte emendative presentate è stata accolta.
Il provvedimento prevede:
- lo smantellamento del modello di valutazione formativa della scuola primaria, attraverso l’introduzione dei giudizi sintetici della valutazione periodica e finale degli apprendimenti a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025;
- l’introduzione di un modello pedagogico che sanziona senza educare in cui ritorna l’espressione della valutazione del comportamento in decimi che prevede:
- nella scuola secondaria di primo grado la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato conclusivo del I ciclo in caso di valutazione del comportamento inferiore a sei decimi;
- nella scuola secondaria di secondo grado la non ammissione all’esame di Stato conclusivo in caso di valutazione del comportamento inferiore a sei decimi e l’assegnazione di un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale da trattare in sede di colloquio dell’esame, in caso di valutazione del comportamento pari a sei decimi. È previsto che il punteggio più alto nell’ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico, spettante all’esame di Stato conclusivo del II grado, possa essere attribuito solo se il voto di comportamento assegnato è pari o superiore a nove decimi.
Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, si dovrà procedere alla revisione complessiva della disciplina in materia di valutazione del comportamento degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, nell’ambito della quale si dovrà prevedere:
- il coinvolgimento in attività di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti che hanno determinato il provvedimento disciplinare;
- lo svolgimento di attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche;
- il coinvolgimento in attività di approfondimento in materia di cittadinanza attiva e solidale;
- per la sola scuola secondaria superiore la sospensione del giudizio sull’ammissione alla classe successiva e l‘assegnazione un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale in caso di attribuzione di un voto di comportamento pari a sei decimi.
Discussione settimana prossima
Il provvedimento introduce anche disposizioni in merito alle scuole a metodo didattico differenziato e consente:
- alle sezioni di scuola dell’infanzia e alle classi di scuola primaria dell’Opera nazionale Montessori di continuare a funzionare e permette, a partire dall’anno scolastico 2025/2026, l’attivazione a regime anche di classi di scuola secondaria di primo grado a metodo Montessori,
- l’attivazione, presso università ed enti di formazione, di corsi annuali di differenziazione didattica a metodo Agazzi per le scuole dell’infanzia e a metodo Pizzigoni per le scuole primarie, ai fini del conseguimento della specializzazione necessaria per concorrere all’attribuzione delle relative cattedre.
La Commissione ha infine deliberato di conferire alla relatrice on. Di Maggio (FdI) il mandato a riferire favorevolmente all’Assemblea sul provvedimento in esame.
La discussione all’Assemblea della Camera del disegno di legge n. 1830 è stata già calendarizzata, salvo variazioni, per lunedì 16 settembre e martedì 17, per la prevedibile approvazione entro la settimana prossima.