Superiori, dieci anni di fuga dai professionali
di Alberto De Pasquale, Money.it
Rispetto al 2014 sono crollate le iscrizioni all’Alberghiero, mentre cresce lo scientifico e regge il classico.
Ricomincia la scuola e per circa 500 mila studenti si tratterà del primo anno di superiori. Tra numerose tipologie di liceo, istituti tecnici e professionali, le alternative non mancano. Nonostante si parli spesso di “crisi” del liceo, questo è vero solo in parte. In realtà, rispetto a dieci anni fa, le iscrizioni sono in aumento e, anche se secondo il luogo comune sarebbe in atto una fuga dai classici, la flessione è più contenuta di quanto si potrebbe pensare. La vera crisi è soprattutto quella degli istituti professionali. Procediamo con ordine.
Nell’anno scolastico 2024-2025 oltre il 55% dei nuovi iscritti frequenterà un liceo, il 32% un istituto tecnico e circa il 13% un istituto professionale. Tra i licei, quello scientifico è sempre l’indirizzo più scelto: da circa il 26% del totale dei nuovi iscritti alle superiori se si considera nelle sue tre declinazioni (scientifico, opzione scienze applicate e sezione a indirizzo sportivo). Seguono il linguistico(8%) e il liceo delle scienze umane (7%), mentre il liceo classico è andato di poco sopra il 5% di preferenze, in leggera flessione rispetto all’anno precedente.
Per l’anno scolastico 2014-2015 solo il 50% dei nuovi iscritti aveva scelto un liceo, il 31% un istituto tecnico e oltre il 19% un istituto professionale. Pure dieci anni fa l’indirizzo più scelto era quello scientifico, anche se con una quota di preferenze più bassa, pari a quasi il 23% del totale (sempre considerando anche l’opzione scienze applicate e l’indirizzo sportivo). Le iscrizioni al classico erano il 6%, ossia non molto diverse da quelle di oggi. […]