‘L’ABC di Alberto Manzi, maestro degli italiani’, un alfabeto per riscoprire un uomo libero e un insegnante appassionato

da tuttoscuola.com

“L’ABC di Alberto Manzi, maestro degli italiani” di Tania Convertini (edizioni Anicia) è un bellissimo libro che si legge con piacere e senza sforzi, perfetto ad esempio se sei, come è capitato a me, sulla tratta Roma-Firenze ed hai voglia di isolarti un po’ dal bailamme che ormai ci circonda ovunque ma che, anche senza prendere un treno, resta una lettura molto piacevole e stimolante.

Nel biennio d’oro dei centenari della nascita di maestri illustri (tra i molti ricordiamo Don Lorenzo Milani, Bruno Ciari, Mario Lodi), non poteva mancare un approfondimento sull’insegnante, che l’autrice definisce il “maestro degli italiani” grazie al suo impegno in RAI tra il 1960 e il 1968 nella conduzione della trasmissione “Non è mai troppo tardi”.

Immagino che non sia stato semplice scegliere come presentare una figura conosciuta forse solo per un aspetto della sua vita, quello che lo ha portato davanti alle telecamere a fare scuola a milioni di italiani, molti dei quali ancora completamente analfabeti e trovo molto efficace la scelta di procedere per temi, ordinati alfabeticamente, ma che l’autrice ci permette di saltare seguendo l’ordine che preferiamo. Prima di scoprire l’alfabeto di pensieri ed idee individuate da Tania Convertini, confesso che le mie lettere preferite sono state la R di “Rivoluzione”, la I di “Intercultura” o la H di handicap.

Per renderci conto della visione assolutamente contemporanea del maestro, credo sia doveroso leggere le istruzioni per l’uso del testo, cioè il capitolo dal titolo “Per raccontare Alberto Manzi” nel quale il lettore viene accompagnato alla scoperta, e per qualcuno una riscoperta, del pensiero e della vita del maestro Manzi. In questo modo il lettore si può rendere conto della poliedricità della figura che sta conoscendo, dei suoi viaggi in America Latina per alfabetizzare gli indios, dell’esperienza alla scuola del carcere minorile romano “Aristide Gabelli”, della scelta di far trovare un’aula vuota ai suoi studenti e chiedere a loro di portare sedie e tavolini per costruire un ambiente su misura dei loro bisogni e delle loro necessità.

  • https://www.formazioneanicia.it/corsi/preparazione-al-concorso-per-dirigente-tecnico/

Manzi ci appare quindi come un maestro innovatore, coraggioso e lungimirante. Man mano che si procede nella lettura aumenta il rammarico di saperne così poco e ci si chiede come mai una figura così moderna e rivoluzionaria sia rimasta per tanto tempo nascosta alle grandi platee della scuola italiana.

Suggeriamo quindi di acquistare questo bel libro e di trovare il vostro alfabeto personale che, ne sono certo, vi porterà alla conoscenza di un uomo libero e di un insegnante appassionato che ha saputo entrare nelle case degli italiani con garbo e competenza e in questo modo ha cambiato la vita di milioni di persone, lasciando il segno, proprio come fanno i migliori insegnanti.

 

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