La prima legge del 2025 riguarda le misure di riorganizzazione del sistema scolastico

di Reginaldo Palermo,  La Tecnica della scuola

 

La prima legge ufficiale dl 2025 riguarda la scuola ed è il decreto legge n. 1 “Misure urgenti in materia riorganizzazione del sistema scolastico” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 gennaio.

La norma principale prevede alcune misure a beneficio delle istituzioni scolastiche delle regioni che hanno adottato entro il 30 dicembre 2024 la delibera di dimensionamento prevista dalle norme in vigore.
Un di queste misure consentirà ulteriori posizioni di esonero o di semi-esonero dall’insegnamento per i collaboratori dei dirigenti scolastici.
Per questo vengono stanziate le somme di 3.597.000 euro per l’anno 2025 e di 5.395.000 euro per l’anno 2026.

Inoltre si prevede che “al fine di ridurre i divari territoriali e degli apprendimenti favorendo, nell’ambito del processo di dimensionamento della rete scolastica, l’istituzione delle classi nelle aree interne, montane, isolane o, comunque, caratterizzate da maggiori livelli di dispersione scolastica, per l’anno scolastico 2025/2026, i dirigenti degli uffici scolastici regionali possono derogare al numero minimo di alunni per classe previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81.
Infine le regioni che non ancora hanno provveduto al dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2025/2026 possono adottare la delibera entro e non oltre dieci giorni dalla data di entrata in vigore decreto stesso (e quindi entro il 27 gennaio prossimo).

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Per queste stesse regioni, per il solo anno scolastico 2025/2026, possono attivare un ulteriore numero di autonomie scolastiche in misura non superiore al 2,99 per cento del contingente dei posti di dirigente scolastico e di direttore dei servizi generali e amministrativi già definito in precedenza.
Per questa operazione è autorizzata la spesa di 5.370.000 euro per l’anno 2025 e di 8.798.000 euro per l’anno 2026.
In ogni caso alle maggiori spese si provvede mediante apposita riduzione al fondo per il funzionamento delle Istituzioni scolastiche.

Va ricordato che questo è un decreto legge che dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni e quindi entro la metà di marzo.

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