Abodi a Sky Up The Edit ‘la scuola fornisce chiavi del futuro’
ROMA, 14 dicembre 2023, 10:38
Redazione ANSA
Favorire l’inclusione digitale all’interno delle comunità, partendo dai giovani: è questo l’obiettivo di Sky Up The Edit, il progetto pensato da Sky che grazie alla firma di un protocollo d’intesa ha ricevuto anche il supporto del ministero dell’Istruzione e del Merito e del ministro per lo Sport e i Giovani.
All’appuntamento odierno, incentrato sullo sport e tenutosi presso l’Istituto di Istruzione Superiore Leonardo Da Vinci di Fiumicino (Maccarese), l’ospite più atteso era il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, che si è messo a disposizione degli studenti per parlare di vari temi”Negli altri Paesi si fa molto più sport a scuola perché gli viene dato un valore sociale. Anche senza la presenza dello sport nella Costituzione si interpreta ciò che noi siamo riusciti a fare pochi mesi fa”, esordisce Abodi. Il progetto di Sky offre agli studenti tra gli 8 e i 18 anni l’opportunità di sviluppare le proprie conoscenze digitali attraverso la realizzazione di un contenuto giornalistico su un tema prescelto, che quest’anno sono i valori dello sport.
“L’obiettivo vero del lavoro che state facendo a scuola è acquisire strumenti che vi permettano di essere artefici del proprio destino – spiega Abodi – I voti scolastici non sono obiettivi, ma strumenti, che possano fornirvi le chiavi del vostro futuro. E questo passa da costanza, disciplina, come nello sport. Questo non vi dà la certezza della vittoria, ma la certezza di potervi giocare la partita”. Al ministro sta molto a cuore il percorso degli studenti-atleti: “Sono al lavoro a riguardo con il Ministro dell’istruzione Valditara. In tante parti della nazione arrivano segnali di mancanza di sensibilità verso chi fa sport: il valore dell’attività sportiva non deve essere considerato antagonista rispetto a quello scolastico”.
Infatti chi fa sport “si assenta meno da scuola e raggiunge gli obiettivi in maniera più sistematica. Vogliamo aiutare gli studenti-atleti con una norma e una significativa struttura di borse di studio”. Quando una ragazza dal pubblico gli chiede se lo sport può essere barriera contro violenza di genere, Abodi risponde senza esitare: “C’è una parola chiave senza la quale non si vive e non si fa neanche sport: rispetto”.