Assunzione precari gps: doppio canale di reclutamento per assorbirli nei ruoli, hanno dimostrato conoscenze di base e competenze adeguate

da Miuristruzione

Terminate le prove scritte del concorso docenti PNRR è il momento di tirare le prime somme in attesa degli orali, che vedranno la partecipazione quasi integrale dei partecipanti iniziali vista l’altissima percentuale di promossi.

Alla fine si punta a selezionare circa 30.000 nuovi insegnanti per la scuola secondaria. Dalle sedi scolastiche emergono informazioni riguardo all’alta percentuale di ammessi all’orale, che si attesta intorno al 90%, basata sui risultati delle sessioni precedenti. La tendenza è valida anche per la scuola dell’infanzia e primaria, con oltre l’80% dei partecipanti che hanno superato la prova scritta, nonostante una forte disparità regionale nel rapporto tra posti disponibili e candidati.

Orali ad aprile

In tutto circa 200.000 candidati saranno chiamati ora ad affrontare la fase degli orali. Calendario ancora incerto, ma si pensa alla metà di aprile.

Per la scuola secondaria, dopo le prime sessioni, sono stati ammessi 113.543 candidati su 130.252, per un totale di 20.575 posti inizialmente banditi, successivamente aumentati a 29.314. Mentre per la scuola dell’infanzia e primaria, concludendo le prove scritte la scorsa settimana, sono passati alla fase successiva 44.615 candidati su 55.676, con 15.340 posti disponibili.

Il doppio canale di reclutamento

“Questi alti numeri di ammessi dimostrano che i docenti hanno delleconoscenze di base non indifferenti e arrivano all’insegnamento concompetenze adeguate. Poiché in alto numero sono gli stessi precari inseriti nelle graduatorie Gps viene da chiedersi perché sottoporli e stressarli all’inverosimile, quando si poteva benissimo introdurre il doppio canale di reclutamento e assorbirli nei ruoli attraverso le Graduatorie provinciali per le supplenze. Quella di chi governa la scuola italiana è una rigidità inopportuna e ingiusta, che sta sempre più alla base dell’alto numero di precari, uno ogni quattro docenti, e che provoca in gran parte la discontinuità didattica che tutti dicono di volere cancellare. Solo con i concorsi – conclude Pacifico – non si arriverà mai a debellare la supplentite nelle nostre scuole”.

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