Assunzioni docenti 2023/24, gli step dopo le immissioni in ruolo ordinarie

Immissioni in ruolo docenti per l’anno scolastico 2023/24, i passaggi successivi alle operazioni ordinarie.

Immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2023/24, l’obiettivo del Ministero dell’Istruzione e del Merito è quello di anticipare le operazioni ordinarie rispetto agli anni passati: si parla di fine giugno-inizio luglio. Le immissioni in ruolo avverranno, come di consueto, al 50 per cento tramite scorrimento da graduatorie ad esaurimento e al 50 per cento da graduatorie di merito concorsuali. Prima dell’avvio della procedura informatizzata per l’assegnazione delle supplenze al 31 agosto e al 30 giugno 2024, sono previste altre operazioni che interesseranno i posti che risulteranno ancora vacanti e disponibili.

Immissioni in ruolo docenti 2023/24, i passaggi dopo le operazioni ordinarie

Successivamente alle operazioni ordinarie riguardanti le immissioni in ruolo, il personale scolastico potrà essere assunto tramite la cosiddetta ‘chiamata veloce‘, la procedura voluta ed introdotta dall’ex ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Chi è interessato potrà inviare domanda per essere assunto a tempo indeterminato in un’altra provincia o regione rispetto a quella di pertinenza delle relative graduatorie (graduatorie ad esaurimento e graduatorie di merito). La procedura riguarderà i posti che non è stato possibile assegnare tramite scorrimento delle GaE e delle GM concorsuali.

Per quanto riguarda, invece, i posti di sostegno, dopo l’utilizzo delle graduatorie ad esaurimento e delle graduatorie di merito dei concorsi si procederà allo scorrimento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze di prima fascia ed elenchi aggiuntivi: la procedura straordinaria assunzionale è stata confermata anche quest’anno. Qualora, al termine di questa procedura straordinaria, dovessero risultare ancora dei posti, si procederà con una ‘mini call veloce‘: si chiama ‘assunzione per chiamata’ ed è disciplinata dai commi da 17-bis a 17-septies dell’articolo 1 del decreto legge N. 126 del 29 ottobre 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge N. 159 del 20 dicembre 2019.

Nel caso in cui, dopo lo scorrimento di tutta la GPS prima fascia sostegno e dell’elenco aggiuntivo di una determinata provincia restino ancora dei posti di sostegno da attribuire, è possibile mettere a disposizione questi posti per gli aspiranti docenti che risultano inseriti nelle GPS di altre province e che accettino le condizioni previste per l’assunzione.

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