Aumenti stipendi scuola e differenza con perdita del potere d’acquisto: scheda FLC CGIL

Da scuolainforma

Stime della perdita del potere d’acquisto dei salari dei lavoratori della scuola a fronte degli aumenti di stipendi previsti dal Governo.

Il 19 ottobre 2023 il Ministro della Funzione Pubblica Paolo Zangrillo ha incontrato i sindacati per discutere di retribuzioni e stipendi. Come riporta la FLC CGIL, il ministro ha affermato che “per modernizzare la pubblica amministrazione la motivazione delle persone al lavoro non risiede solo nella retribuzione ai livelli di mercato ma sono altri i motivi che concorrono a far diventare una organizzazione attrattiva”. Il sindacato sottolinea che infatti le risorse stanziate dal Governo nella prossima legge di bilancio per i rinnovi contrattuali sono del tutto inadeguate e insufficienti a mantenere il potere d’acquisto degli stipendi.

Stipendi scuola e perdita del potere d’acquisto

Quali aumenti prevede il Governo per gli stipendi scuola? Come abbiamo già avuto modo di spiegare, gli aumenti previsti consistono in:

  • un anticipo stipendiale una tantum previsto entro dicembre 2023 con un apposito provvedimento che impegna 2 miliardi di euro e riguarda docenti e personale ATA,
  • un ulteriore stanziamento di 3 miliardi che sarà disposto nella legge di bilancio per il 2024.

La FLC CGIL spiega che queste risorse assicurano un aumento medio stipendiale per il triennio 2022-2024 per tutta la pubblica amministrazione di appena il 6%, a confronto con un’inflazione che è pari al 16,9%. Per i lavoratori della scuola, la tantum sarà mediamente inferiore a 1.000 euro lordi e l’aumento complessivo per il triennio di circa 1.800 euro lordi, a fronte di un’inflazione che nello stesso periodo peserà sulle retribuzioni per ben 5.300 euro medi. Il sindacato commenta: “Probabilmente, come dice il Ministro, non bastano i soldi per motivare le persone al lavoro, ma sicuramente non averne e perderne ancora non aiuta i tanti lavoratori della scuola che ogni giorno sono impegnati a garantire la qualità del sistema d’istruzione nazionale”.

La scheda

Nella scheda preparata dal sindacato, che riportiamo di seguito, è possibile vedere a quanto ammonta secondo le stime la perdita del potere d’acquisto degli stipendi dei lavoratori della scuola, a fronte delle risorse che il Governo metterà a disposizione.

Condividi questa storia, scegli tu dove!