Bando del primo concorso del Pnrr entro fine settembre, in primavera un’altra selezione
Bando entro fine settembre. A dirlo è stato il Ministro Valditara. E in primavera ci sarà un’altra selezione.
Sabrina Maestri scuolainforma
Punti certi e dubbi
Finchè non uscirà il bando è difficile poter chiarire i dubbi dei tanti aspiranti. Al momento le informazioni note sono ancora poche, e anche gli stessi sindacati, oltre all’informativa ricevuta dal Ministero a luglio, non sono in possesso di ulteriori dati.
Anche con riguardo ai posti banditi possiamo attenerci a quelli indicati nel decreto autorizzativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, pari a 30.216. Di questi si ha quindi certezza. Sembrerebbe poi (ma il condizionale è d’obbligo) che nelle intenzioni di Valditara ci sarebbe anche un’ulteriore di integrazione di ulteriori 10 mila posti, previo stanziamento di fondi da parte del Mef.
Poi c’è la questione delle classi di concorso e delle regioni. Sebbene sia comprensibile che i docenti intenzionati a candidarsi debbano prepararsi con anticipo nello studio non è possibile indicare con anticipo, prima dell’uscita del bando, le classi di concorso e le regioni che saranno coinvolte.
E infine c’è l’aspetto del programma di studio. Al momento si conosce solo la bozza, che sarà sostanzialmente uguale alla versione definitiva che assumerà, mettendo in conto comunque possibili piccole variazioni. Un punto oggetto di dubbi è in particolare lo studio della legislazione scolastica: sarà richiesta all’orale? Non è da escludere, dal momento che chi punta a fare il mestiere di docente non può non esserne a conoscenza
Un altro concorso in primavera
I concorsi del Pnrr, come si è intuito, saranno diversi, e questo era stato preannunciato sempre dal Ministro Valditara. Se dunque si attende a breve un primo bando, ce ne saranno altri i prossimi mesi.
Anief, in particolare, ha parlato di una prossima selezione in primavera: “È un primo concorso, ce ne sarà un secondo, probabilmente nella prossima primavera, per coloro che frequenteranno i corsi universitari per arrivare a conseguire 30 Cfu, sempre in vista della riforma del reclutamento prevista dal Dpcm nel 2025”.