Bonus 500 euro anche per i precari, è possibile domandare il pagamento delle spettanze economiche?
Carta del docente, è possibile richiedere, da parte degli interessati, il pagamento diretto di quanto spettante? L’Avvocato risponde.
Luigi Rovelli
Carta del docente anche per i precari, la questione del riconoscimento del diritto ad usufruire del beneficio economico del bonus 500 euro per la formazione e l’aggiornamento professionale degli insegnanti si fa sempre più interessante. La domanda che sempre più spesso viene posta è la seguente: è possibile domandare al giudicante il pagamento diretto delle spettanze economiche in luogo di un riconoscimento del diritto ad usufruire del beneficio economico tramite la carta elettronica?
Carta del docente, è possibile richiedere il pagamento diretto di quanto spettante?
Lo Studio Legale Esposito Santonicola, nel rispondere al quesito, si affidano a quanto stabilito recentemente dal Tribunale del Lavoro di Trani.
In particolar modo, il Magistrato procedente, la Dottoressa Angela Arbore ha sottolineato che la domanda, da parte del ricorrente, debba essere qualificata come di ‘risarcimento danno per non aver fruito della somma di denaro corrispondente al valore della Carta Docenti, in conseguenza di un illegittimo comportamento del Ministero dell’Istruzione e come tale sia ammissibile nei termini proposti; ciò anche in considerazione del fatto che, essendo la domanda proposta da un docente precario, questi potrebbe non essere attualmente inserito nell’organigramma scolastico, il che renderebbe sostanzialmente inattuabile l’esecuzione della decisione di condanna al rilascio della Carta.
Né può condividersi quanto eccepito dal Ministero, secondo cui il docente dovrebbe dare prova dell’esborso di somme ai fini della formazione, perché una soluzione di questo tipo finirebbe con il ledere ulteriormente la posizione del docente non di ruolo che, oltre a non aver ottenuto la Carta Docenti nei tempi e nella modalità prevista per i docenti di ruolo, avrebbe anche dovuto investire in autonomia sulla formazione, senza nessuna certezza di ottenere il ristoro dell’esborso sostenuto.
Alla luce di ciò – prosegue così il giudizio della Dottoressa Angela Arbore – considerato che è documentato e non contestato lo svolgimento dell’attività di docente per il periodo prospettato in ricorso, la domanda va accolta e va dichiarato il diritto del ricorrente a ottenere il beneficio economico della cd. “Carta del docente” e, quindi, del relativo bonus di € 500 per ciascun anno scolastico, con conseguente condanna del Ministero dell’Istruzione al pagamento… in favore della ricorrente… (somma + interessi e rivalutazione monetaria nei limiti di legge dalla presente sentenza al saldo)’.
Sono già diverse le sentenze a favore del riconoscimento della Carta del Docente a favore dei precari. Lo Studio Legale Giannuzzi Cardone di Bari, a questo proposito, ha citato alcuni Tribunali che hanno già emesso sentenze a favore: Arezzo, Cassino, Catania, Cosenza, Crotone, Foggia, Gorizia, Lanciano, La Spezia, Marsala, Milano, Palermo, Palmi, Perugia, Prato, Savona, Siena, Torino, Trani, Treviso, Verbania, Vercelli, Vicenza.