Carta del docente, quali tagli potrebbero esserci dall’a.s. 2024/25?
Per quali motivi è a rischio la carta docente
Dalla lettura del Decreto legge delle Riforma del Reclutamento approvata dall’allora Ministro dell’Istruzione Bianchi, emergono già le prime risposte: il comma 9 dell’art. 44 specifica che si autorizza la spesa di 2 milioni di euro annui a partire dal 2023. Per i costi della Scuola di Alta formazione si provvede “mediante i fondi della Missione 4 – Componente 1 – Riforma 2.2 del PNNR, e a decorrere dall’anno 2027, mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 123 della Legge 13 luglio 2015, n. 107”. Il Decreto Legge, quindi, stabilisce che si attingerà ai 381,137 milioni annui destinati dal 2015 fino ad oggi al finanziamento della carta del docente.
Oltre che finanziare parte dei costi previsti per la Scuola di Alta Formazione, si utilizzeranno 50 milioni di euro per il pagamento dei docenti tutor dei nuovi percorsi abilitanti, a cui vanno aggiunti altri 40 milioni di euro per sostenere la formazione del personale docente: a conti fatti, quindi, si sottrarranno 96 milioni di euro alla Carta.
A quanto ammonterebbero i tagli alla carta
Fatto salvo ulteriori disposizioni, il bonus della carta docente dovrebbe scendere a 475 euro già dal prossimo anno scolastico 2024/25, per diminuire a 434 euro nel 2025/26, 432 euro nel 2027 e arrivare a 374 euro nel 2028. Occorre attendere l’esito della prossima Manovra finanziaria e le decisioni del governo per sapere con esattezza cosa accadrà al budget dei 500 euro annuali fino al momento corrisposti.