Concorso docenti PNRR, i passaggi prima del via
di Sabrina Maestri, Scuola in Forma
Incontro con la Commissione Europea previsto per il 19 ottobre
Il 19 ottobre è atteso un incontro con la Commissione Europea.
Si avranno quindi più informazioni sullo sblocco dell’atteso concorso docenti.
Doveva essere bandito a fine agosto, poi a fine settembre e ora si parla di fine ottobre. Intanto sale l’attesa degli aspiranti partecipanti al primo concorso docenti previsto dal PNRR, mentre dal Ministero si continua a dire che il bando uscirà a breve. Intanto le settimane passano e ancora non si conoscono le classi di concorso e le regioni coinvolte. Ma cosa stiamo aspettando esattamente? Quali passaggi mancano ancora? Facciamo chiarezza con gli ultimi aggiornamenti.
Concorso docenti: si attende l’OK della Commissione europea e il bando
Ciò che si sta attendendo è l’ok della Commissione europea al bando di concorso per i primi 45mila docenti che verranno assunti attraverso il nuovo percorso del Pnrr. Dopo la pubblicazione lo scorso 25 settembre del Dpcm sulla Gazzetta Ufficiale, con cui sono stati autorizzati i posti da bandire, l’ultimo step necessario è infatti proprio il visto europeo, che darà il via al primo dei due concorsi programmati dal Ministero dell’Istruzione tra questo autunno e la primavera 2024. Sembrerebbe comunque che l’ok da Bruxelles sia imminente.
L’incontro con la Commissione Europea è previsto per domani, giovedì 19 ottobre, durante il quale saranno discussi i dettagli relativi al concorso e altri temi correlati. Saranno quindi ore cruciali in cui potremo cominciare ad avere maggiori informazioni sulle tempistiche, alla luce anche di una ‘deadline’ piuttosto stringente: entro il 31 dicembre 2024 dovranno essere coperti circa 70 mila posti attraverso due procedure concorsuali. Entrambi i concorsi si inseriscono nella fase transitoria del nuovo reclutamento.
Data l’urgenza nell’attuare 70.000 assunzioni, esiste la possibilità di una proroga del termine del 31 dicembre 2024, previa intesa con la Commissione Europea. Un’altra opzione prende invece in considerazione tale data come termine ultimo per bandire i concorsi, non per completare l’assunzione a tempo indeterminato, processo che richiede sia il completamento dei cfu sia il superamento dell’anno di prova.