Concorso ordinario infanzia e primaria 2023: niente accesso con tre anni di servizio, ma servono comunque
Il concorso infanzia e primaria si farà? Il dubbio è ancora lecito, anche se a sentire le dichiarazioni del ministero, dubbi non dovrebbero essercene. A gettare ombre sulla possibilità che possa essere bandito il concorso per infanzia e primaria, contribuisce il fatto che si riscontra ancora un elevato numero di docenti ancora presenti nelle graduatorie dei precedenti concorsi in alcune regioni.
Concorso garantito
Un elemento che evidentemente il ministero non ritiene prioritario, dal momento che in un comunicato di un paio di settimane fa, non è stato avanzato il minimo dubbio circa la possibilità che il concorso possa essere bandito. Il ministero ha infatti assicurato che i primi due bandi in programma comprenderanno sia infanzia, primaria che scuola secondaria.
L’intenzione del ministero è quella di mettere a disposizione dei vincitori circa 30mila posti. Una buona base di partenza per fare in modo poi che si possa, unitamente ai successivi concorsi in programma, raggiungere l’obiettivo ambizioso ma tassativo, se si vogliono rispettare gli impegni presi con l’Europa, di concludere gli accordi PNRR equivalenti a 70mila unità.
Anche per posti di sostegno
Altra certezza data dal ministero il fatto che i concorsi saranno relativi sia alla copertura di posti comuni che di posti di sostegno.
Quel che sembra essere certo è che il prossimo concorso infanzia primaria, sarà ordinario. La cattiva notizia è che chi è in possesso dei tre anni di servizio non potrà usufruirne come titolo di accesso. Questo però non vuol dire che saranno un requisito completamente inutilizzabile: si potranno infatti usare per scalare la graduatoria, in modo quindi da valorizzare l’esperienza accumulata sul campo dai docenti che vorranno prendere parte al concorso.