Concorso secondaria, si farà luce sulle presunte irregolarità commesse durante le prove?
Concorso ordinario scuola secondaria, ad alimentare il caso anche delle presunte irregolarità commesse durante lo svolgimento delle prove.
Lara Sardi
Ancora ombre sul concorso ordinario per la scuola secondaria di I e II grado, su cui giorno dopo giorno crescono i motivi di polemica: in base ad alcuni messaggi che circolano su Facebook postati da aspiranti docenti, si sarebbero commesse delle irregolarità durante lo svolgimento di alcune prove scritte. Queste presunte scorrettezze avrebbero permesso il superamento dell’esame da parte dei candidati che le hanno commesse. Si farà luce sulla questione?
Irregolarità nelle prove del concorso ordinario secondaria
Sembra proprio che il concorso ordinario della scuola secondaria in corso di svolgimento stia costituendo ormai un vero e proprio caso: ritardo di due anni nello svolgimento della prova, boom di bocciati all’esame scritto per le varie classi di concorso, quesiti complessi, strutturati su una logica nozionistica decisamente distante dalla pratica didattica quotidiana, polemiche di candidati, sindacati, politici che giudicano inadatta la procedura scelta dal Ministero, domande scorrette, mal poste e non calibrate sui programmi indicati.
Tutti aspetti che, nelle ultime settimane, hanno animato il dibattito dei precari della scuola. Negli ultimissimi giorni, a questi adesso si aggiungono delle sospette irregolarità avvenute durante lo svolgimento della prova scritta di alcune classi di concorso e presso alcune sedi concorsuali. Il tutto è partito da alcuni post su Facebook: in un gruppo social dedicato al concorso, un candidato afferma di aver superato la prova, ammettendo di aver usato il cellulare e di aver aiutato anche la vicina di postazione: “Ho preso 70. Con il cellulare, di nascosto, sono riuscita e ho suggerito alla vicina. È passata anche lei”.
In un altro post un candidato racconta che durante il test un “collega ha utilizzato ininterrottamente lo smartphone dall’inizio alla fine, risultando poi l’unico ad aver superato la prova”, fingendo anche di esserne stupito. Vi sono anche messaggi di aspiranti secondo cui si tratta solo di fake news: il problema è che allo stesso tempo girano foto di schermate di computer in cui si visualizzano chiaramente le domande e chat in cui avviene uno scambio di risposte e domande.
Si farà luce sulle questione?
Sempre sui media circola anche il disappunto di tutti i candidati che, invece, onestamente hanno affrontato la prova, non riuscendo nella maggioranza dei casi a superarla. La rabbia è soprattutto rivolta nei confronti delle commissioni esaminatrici del concorso, che nei casi delle irregolarità emerse non hanno svolto come di dovere il proprio compito. Ma si farà luce sulla questione?
Il sindacato Anief e il Codacons hanno avviato le procedure per la presentazione di ricorsi al Tar del Lazio: oggetto degli appelli però sarebbero, al meno fino al momento, la struttura e la natura stessa dei quiz. Purtroppo, la denuncia dell’uso del cellulare durante la prova deve avvenire nel corso dello svolgimento dell’esame, e non dopo, e chi effettua la segnalazione dovrebbe pretendere che questa si metta a verbale. A cose fatte diventa tutto più complesso: tuttavia, in circolazione vi sono foto e chat che “parlano”.
Il Sottosegretario all’Istruzione Sasso, in un post su Facebook, commenta così l’ulteriore caos sul concorso: “Notizie che, qualora fossero confermate, configurerebbero molteplici ipotesi di illecito a cui fare seguire un’inchiesta da parte del ministero dell’Istruzione e, in caso di ulteriore conferma, l’apertura di un procedimento da parte dell’autorità giudiziaria”. Per il sottosegretario occorre individuare e sanzionare chi non si comporta in maniera corretta: in effetti è questa la strada giusta, poiché la grande maggioranza dei candidati ha mostrato serietà e correttezza, pertanto merita attenzione.