Conferma docenti di sostegno: merito e graduatorie calpestate, prima convertire gli attuali 100.000 posti in deroga in cattedre di diritto
La norma in base alla quale le famiglie degli studenti con disabilità potranno chiedere la conferma del docente di sostegno, cancella merito e graduatorie. Lo sostengono i sindacati, in particolare Anief he in queste ore ha espresso la sua forte contrarietà al provvedimento.
Richieste entro il 31 maggio
Secondo il sindacato sono altre le strade per assicurare continuità didattica sul sostegno, a cominciare dall’urgenza di trasformare i posti in deroga in organico di diritto. Nel frattempo però il provvedimento è già attuato, dal momento che le scuole stanno già predisponendo tutta la procedura utile a ricevere, entro il 31 maggio, le richieste da parte delle famiglie intenzionate a confermare il docente dello scorso anno.
Conferma poi che non avverrà in automatico, ma che dovrà passare al vaglio del dirigente scolastico e verrà ratificata se sussisteranno tutta una serie di condizioni, a cominciare dalla volontà stessa del docente di essere confermato.
Secondo Anief questo provvedimento viene meno allo scopo stesso per cui è stato pensato, vale a dire assicurare continuità didattica. Anief ha già predisposto un ricorso al Tar, per bloccare il provvedimento e impedire che abbia effetto sul prossimo anno scolastico.
Addio al merito
Alla base c’è la contrarietà al meccanismo del provvedimento, che cancella il merito e la Costituzione, disattendendo le graduatorie vigenti, frutto dei titoli acquisiti negli anni e dei servizi svolti. Una specie di chiamata diretta che costituisce un unicum nel panorama scolastico.
Dubbi anche sulla capacità della famiglia di prendere una decisione così delicata. I genitori hanno sicuramente voce in capitolo, ma non dovrebbero avere l’ultima parola su decisioni così delicate attinenti il mondo della scuola.
I posti in deroga
L’alternativa, secondo Anief, è convertire gli attuali 100.000 posti in deroga in cattedre di diritto e nel contempo specializzare in didattica speciale i 90.000 insegnanti che affiancano oltre 136mila alunni senza docente specializzato.