Controlli NAS a tappeto nelle mense scolastiche: trovati alimenti scaduti e muffa
Mense scolastiche, i carabinieri del Nas hanno effettuato delle verifiche in tutta Italia: sequestrati oltre 700 chili di alimenti.
Luigi Rovelli scuola in forma
Mense scolastiche, i carabinieri del NAS hanno effettuato delle verifiche nelle mense scolastiche di tutta Italia e i risultati dei sopralluoghi sono da incubo: una mensa scolastica su tre non è stata trovata in regola, addirittura nove cucine sono state chiuse per umidità, ragnatele, sporcizia in generale e inadeguatezza dei locali. Ma non è finita qui perché sono stati trovati persino alimenti scaduti e muffa.
Mense scuola, verifiche dei Nas in tutta Italia: scoperte sconcertanti
Le verifiche dei NAS, come riporta il quotidiano ‘Il Messaggero’ di oggi, 16 marzo, hanno interessato 1.058 aziende di ristorazione collettiva che operano all’interno di mense scolastiche, partendo dagli asili nido sino ad arrivare alle scuole superiori. In circa un terzo delle aziende, 341 per l’esattezza, sono state accertate 482 violazioni, con sanzioni per 240mila euro. Nel corso delle verifiche sono stati sequestrati oltre 700 chili di alimenti che sono risultati scaduti, non tracciabili o custoditi in ambienti che non rispettava le norme. Tra questi alimenti figurano carni, frutta, ortaggi, formaggi e olio.
In una scuola situata in provincia di Potenza, il bagno della palestra veniva utilizzato come deposito per le stoviglie e gli utensili da cucina mentre in provincia di Treviso, 40 chili di prodotti congelati sono risultati scaduti o conservati in confezioni anonime. A Napoli il nucleo dei carabinieri ha sospeso le attività di mensa in uno dei poli scolastici storici della città per carenze igienico-sanitarie. In provincia di Pavia, in un refettorio di una scuola primaria erano presenti infiltrazioni d’acqua, muffa sui muri e pannelli del soffitto divelti. In un asilo di Catania sequestrato un preparato alimentare (ben 17 chili) privo di indicazione di provenienza: veniva usato per impanare i cibi. Sempre nella città siciliana, in un refettorio di un istituto comprensivo alcune confezioni di pasti sottovuoto contenevano non solo alimenti anche corpi estranei come capelli.
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