Da Cosa Nasce Cosa: laboratorio di narrazione tra Rodari, Munari e oggetti vari
25,00 €
Da Cosa Nasce Cosa è un laboratorio di narrazione che prende spunto dalla metodologia didattica finalizzata allo sviluppo cognitivo-emozionale del bambino di Bruno Munari, dalla grammatica fantastica di Gianni Rodari e dalla quarantennale esperienza con l’infanzia del Teatro Verde di Roma.
Più che risposte giuste, proponiamo domande metodologiche.
Come raccontare una storia? Esiste un modo corretto per leggere ad alta voce o ce ne sono tanti e personalizzati per ciascun lettore? Si possono agire le parole? Possiamo far parlare le azioni?
Nella nostra società iper-tecnologia tutto (o quasi) si può riprodurre su un telefonino o un altro strumento portatile. Vogliamo parlare proprio di quel quasi: la relazione dal vivo! Una delle poche cose che non si può replicare è la relazione tra individui. Stare insieme ad ascoltare qualcuno, osservare una storia, partecipare a un rito laico ci aiuta a costruire identità individuali e di gruppo. È uno strumento di costruzione di senso. Attraverso diversi linguaggi (orali, figurativi, musicali…) condivisi qui e ora si stimola la capacità di comprendere, si fanno esperienze che coinvolgono sia la parte emotiva sia quella razionale.
Ma come raccontare una storia?
Il linguaggio indiretto e fantastico è uno strumento utilissimo per raccontare la realtà. Non riprodurla, ma raccontarla, interpretarla. L’uso improprio degli oggetti (un’azione spregevole, nel senso di Giuseppe Pontremoli) è in questo senso l’esaltazione della creatività, nonché la base di tutto il teatro di figura: burattini, marionette, pupi, ombre, oggetti. Un cucchiaio diventa un re, un tovagliolo il mare, le molliche una grandinata. In tal modo le cose non vengono spiegate ma si evocano, si gioca con i concetti, sperimentando, sbagliando, costruendo per poi distruggere per poi ricostruire di nuovo.
Da Cosa Nasce Cosa vuole essere quindi un laboratorio che fornisca ai partecipanti stimoli e strumenti per raccontare una storia a partire da oggetti di uso quotidiano strappandoli dal loro contesto normale e trasformandoli in oggetti pieni di senso diverso. Per imparare a guardare le cose da un altro punto di vista, per recuperare il senso di suggestione della realtà.
Metodologia e modalità di svolgimento
Il corso si svolgerà in modalità dal vivo e contemporaneamente online tramite webinar collegandosi alla piattaforma Anicia. Il percorso formativo avrà carattere teorico pratico e laboratoriale, con la possibilità di fare domande al fine di favorire momenti di scambio e di confronto.
Data, orario e sede: Sabato 25 febbraio 2023 – dalle 10,00 alle 13,00
Sede per partecipare in presenza: IST. COLOMBO - Via Panisperna, 255 – 00184 Roma– Roma. La sede è facilmente raggiungibile attraverso la metro “B” – fermata “Cavour”
Per partecipare online: agli iscritti sarà inviato un link personale24 ore prima della data di svolgimento. Il corso può anche essere seguirlo in differita
Destinatari
Il corso è rivolto agli educatori e educatrici degli asili nido, agli insegnanti della scuola dell’infanzia e delle sezioni ponte o primavera e della scuola primaria.
Relatori: Veronica Olmi, burattinaia, creativa, direttore artistico Teatro verde, Catia Fierli pedagogista, formatrice, Andrea Calabretta autore, attore, burattinaio
Attestato di partecipazione
Il corso è registrato sulla piattaforma SOFIA del Ministero dell’istruzione con numero ID: 118369
Entro 15 gg dalla conclusione del corso ai partecipanti sarà inviato l’attestato finale.
Data di svolgimento: sabato 25 febbraio 2023 ore 10.00-13.00
Modalità di Iscrizione:
Per iscriversi e pagare tramite carta di credito o prepagata, bonifico e/o carta docente è necessario registrarsi
Per tutti coloro che sono interessati il nostro polo didattico è a disposizione per offrire maggiori informazioni.
Tematiche e Contenuti
- Descrizione delle tecniche di animazione teatrale (potenzialità espressive degli oggetti quotidiani).
- Selezione e scelta di storie da raccontare.
- Costruzione di un canovaccio: Mettere in scena la propria storia.
- Il metodo del Teatro Verde: strutturazione del lavoro, spazi e tempi, confini e possibilità.
- Il valore del gioco e della rappresentazione come proposta aperta in un contesto protetto.
Finalità
- Conoscere gli aspetti metodologici, didattici, di costruzione e uso del racconto, e della lettura ad alta voce.
- Conoscere alcune tecniche e metodologie del teatro di figura.
- Favorire e incrementare l’inclusione e la concentrazione dei bambini.
- Favorire e sostenere i percorsi di crescita anche dei bambini più fragili nel contesto sezione/classe, sviluppando il senso di appartenenza.
Obiettivi
- Fornire idee e strumenti per leggere, costruire e rappresentare storie.
- Dare strumenti per affrontare problematiche didattiche e trasformarle in occasioni pedagogiche.
- Favorire la lettura ad alta voce e potenziare le capacità espressive e comunicative dei docenti.
- Abituare all’ascolto e alla comprensione delle proprie emozioni.
- Trasformare l’aula e la sezione/classe in uno spazio attivo, collaborativo e piacevole
Da Cosa Nasce Cosa è un laboratorio di narrazione che prende spunto dalla metodologia didattica finalizzata allo sviluppo cognitivo-emozionale del bambino di Bruno Munari, dalla grammatica fantastica di Gianni Rodari e dalla quarantennale esperienza con l’infanzia del Teatro Verde di Roma.
Più che risposte giuste, proponiamo domande metodologiche.
Come raccontare una storia? Esiste un modo corretto per leggere ad alta voce o ce ne sono tanti e personalizzati per ciascun lettore? Si possono agire le parole? Possiamo far parlare le azioni?
Nella nostra società iper-tecnologia tutto (o quasi) si può riprodurre su un telefonino o un altro strumento portatile. Vogliamo parlare proprio di quel quasi: la relazione dal vivo! Una delle poche cose che non si può replicare è la relazione tra individui. Stare insieme ad ascoltare qualcuno, osservare una storia, partecipare a un rito laico ci aiuta a costruire identità individuali e di gruppo. È uno strumento di costruzione di senso. Attraverso diversi linguaggi (orali, figurativi, musicali…) condivisi qui e ora si stimola la capacità di comprendere, si fanno esperienze che coinvolgono sia la parte emotiva sia quella razionale.
Ma come raccontare una storia?
Il linguaggio indiretto e fantastico è uno strumento utilissimo per raccontare la realtà. Non riprodurla, ma raccontarla, interpretarla. L’uso improprio degli oggetti (un’azione spregevole, nel senso di Giuseppe Pontremoli) è in questo senso l’esaltazione della creatività, nonché la base di tutto il teatro di figura: burattini, marionette, pupi, ombre, oggetti. Un cucchiaio diventa un re, un tovagliolo il mare, le molliche una grandinata. In tal modo le cose non vengono spiegate ma si evocano, si gioca con i concetti, sperimentando, sbagliando, costruendo per poi distruggere per poi ricostruire di nuovo.
Da Cosa Nasce Cosa vuole essere quindi un laboratorio che fornisca ai partecipanti stimoli e strumenti per raccontare una storia a partire da oggetti di uso quotidiano strappandoli dal loro contesto normale e trasformandoli in oggetti pieni di senso diverso. Per imparare a guardare le cose da un altro punto di vista, per recuperare il senso di suggestione della realtà.
Metodologia e modalità di svolgimento
Il corso si svolgerà in modalità dal vivo e contemporaneamente online tramite webinar collegandosi alla piattaforma Anicia. Il percorso formativo avrà carattere teorico pratico e laboratoriale, con la possibilità di fare domande al fine di favorire momenti di scambio e di confronto.
Data, orario e sede: Sabato 25 febbraio 2023 – dalle 10,00 alle 13,00
Sede per partecipare in presenza: IST. COLOMBO - Via Panisperna, 255 – 00184 Roma– Roma. La sede è facilmente raggiungibile attraverso la metro “B” – fermata “Cavour”
Per partecipare online: agli iscritti sarà inviato un link personale24 ore prima della data di svolgimento. Il corso può anche essere seguirlo in differita
Destinatari
Il corso è rivolto agli educatori e educatrici degli asili nido, agli insegnanti della scuola dell’infanzia e delle sezioni ponte o primavera e della scuola primaria.
Relatori: Veronica Olmi, burattinaia, creativa, direttore artistico Teatro verde, Catia Fierli pedagogista, formatrice, Andrea Calabretta autore, attore, burattinaio
Attestato di partecipazione
Il corso è registrato sulla piattaforma SOFIA del Ministero dell’istruzione con numero ID: 118369
Entro 15 gg dalla conclusione del corso ai partecipanti sarà inviato l’attestato finale.
Data di svolgimento: sabato 25 febbraio 2023 ore 10.00-13.00
Modalità di Iscrizione:
Per iscriversi e pagare tramite carta di credito o prepagata, bonifico e/o carta docente è necessario registrarsi
Per tutti coloro che sono interessati il nostro polo didattico è a disposizione per offrire maggiori informazioni.
Tematiche e Contenuti
- Descrizione delle tecniche di animazione teatrale (potenzialità espressive degli oggetti quotidiani).
- Selezione e scelta di storie da raccontare.
- Costruzione di un canovaccio: Mettere in scena la propria storia.
- Il metodo del Teatro Verde: strutturazione del lavoro, spazi e tempi, confini e possibilità.
- Il valore del gioco e della rappresentazione come proposta aperta in un contesto protetto.
Finalità
- Conoscere gli aspetti metodologici, didattici, di costruzione e uso del racconto, e della lettura ad alta voce.
- Conoscere alcune tecniche e metodologie del teatro di figura.
- Favorire e incrementare l’inclusione e la concentrazione dei bambini.
- Favorire e sostenere i percorsi di crescita anche dei bambini più fragili nel contesto sezione/classe, sviluppando il senso di appartenenza.
Obiettivi
- Fornire idee e strumenti per leggere, costruire e rappresentare storie.
- Dare strumenti per affrontare problematiche didattiche e trasformarle in occasioni pedagogiche.
- Favorire la lettura ad alta voce e potenziare le capacità espressive e comunicative dei docenti.
- Abituare all’ascolto e alla comprensione delle proprie emozioni.
- Trasformare l’aula e la sezione/classe in uno spazio attivo, collaborativo e piacevole
Ente Accreditato dal MIM per la formazione del personale della scuola – Direttiva 170/2016