Cuneo fiscale: importi sconto 2023 e novità in arrivo

da fiscoetasse.it

Gli aumenti nelle buste paga per l’esonero contributivo per i dipendenti con redditi fino a 25/35mila euro della legge di bilancio e novità DEF 2023

 

Il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori  con redditi piu bassi  è aumentato  con la legge di bilancio 2023(LEGGE 197 del 29.12.2022)  

Un emendamento del Governo ha cercato infatti  di accontentare i critici che avevano giudicato troppo debole l’intervento presente nella prima bozza del testo

Si ricorderà che iI Decreto legge 115 2022 cd ” Aiuti bis”,  aveva previsto per i lavoratori dipendenti un  taglio  dei contributi previdenziali dovuti pari al 1,2% per i redditi fino a 35mila euro lordi . 

La  misura si aggiungeva al taglio  dei contributi già operativo per gli stessi beneficiari  da gennaio dello 0,8% (legge 234 2021).

Nella   manovra finanziaria 2023 approvata dal Governo Meloni  si è aggiunto  un nuovo sconto contributivo pari all’1 %  applicabile ai redditi fino a  25 mila euro annui (lordi). La spesa annuale ammonta a circa 5 miliardi di euro.

Nei paragrafi seguenti  gli  aumenti  che dovrebbero essere presenti nelle buste paga nel 2023.

Nel Documento di economia e finanza approvato ieri  11 aprile dal Governo è previsto  un nuovo intervento sul cuneo fiscale contributivo  per  più di tre miliardi , rivolto ai lavoratori con redditi medio bassi.

L’intervento dovrebbe essere realizzato per il  periodo maggio-dicembre e dovrebbe consistere in una riduzione di un ulteriore punto percentuale. Il programma della maggioranza  prevedeva  infatti una riduzione complessiva del 5% degli oneri per i lavoratori dipendenti.

Si ricorda che la proposta di Confindustria dello scorso anno era  invece  di un taglio strutturale del costo del lavoro  con uno stanziamento  di 16 miliardi l’anno,   destinato per due terzi a favore dei lavoratori e un terzo per le imprese.

1) Riduzione cuneo fiscale: gli aumenti 2022

Uno studio reso noto dalla UIL  a giugno 2022 evidenziava   che  gli aumenti che risultano dal taglio del cuneo fino a dicembre 2022, grazie allo sconto del 1,2%  sugli stipendi sono modesti ma non irrilevanti.

Il taglio del cuneo fiscale sugli stipendi dei dipendenti  varrà al massimo 25 euro in piu  al mese, con i seguenti esempi, indicativi ( senza il rateo di tredicesima) :

importo  stipendi aumenti  in busta paga
fino a dicembre 2022
fino a 2600 euro netti 144 euro (24 al mese)
1500 euro netti
1000 euro netti
102 euro (17 al mese)
72 euro (12 al mese)

Ricordiamo che la riduzione dei contributi si applica a tutti i rapporti di lavoro dipendente, pubblico e privato ma sono esclusi i rapporti di lavoro domestico.

Di norma le aliquote applicate al lavoro dipendente come contribuzione previdenziale  sono del 33% di cui

  • il 23,81% a carico del datore di lavoro e
  •  il  9,19% a carico del lavoratore.

Questo significa che nel periodo interessato dalla norma del decreto Aiuti bis , ossia tra luglio e dicembre 2022 queste fasce di retribuzione  hanno un importo complessivo  di sconto contributivo  che si traduce in maggiore netto in busta paga che vale da 50 euro a 185 euro  per i 6 mesi.

Va ricordato che sia per i dipendenti che per i pensionati è in vigore da gennaio 2022  anche lo sgravio dello 0,8% sui contributi dovuti, che resta confermato fino a fine anno.

In entrambi i casi   non varia la  aliquota di computo ai fini della previdenza a fine carriera lavorativa, cioè il taglio non comporta riduzioni dell’importo della pensione ma resta a carico dello Stato.

2) Il nuovo taglio del cuneo fiscale nella manovra 2023

Il disegno di legge finanziaria 2023 nella versione approvata dal Governo il 21 novembre incrementava al 3%,   per il 2023 , il taglio della quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti pubblici e privati (esclusi i lavoratori domestici)  La platea dei beneficiari era fissata ai dipendenti con  retribuzione imponibile mensile  1.538 euro (20mila euro  annui )

La versione definitiva della legge 197 2022  prevede  per la stessa percentuale di sconto del 3%  una soglia di accesso maggiore, fissata a 1923 euro mensili (25mila euro annui)

Contemporaneamente  si conferma il taglio del 2%  sui contributi   dovuti sulle retribuzioni fino a 35mila euro annui (2.692 euro mensili) già  in vigore per la seconda parte del  2022.

Va tenuto conto in entrambi i casi che i limiti di importo mensile vanno considerati con la maggiorazione del rateo di tredicesima per la competenza del mese di dicembre.

Vediamo nella tabella seguente  le percentuali di taglio del cuneo fiscale e gli importi indicativi di sconto contributivo che si traduce in maggiore importo netto in busta paga, come calcolati dal Sole 24 Ore.

 
BENEFICIARI percentuale sconto contributivo 2022 percentuale sconto contributivo  2023 MAGGIORE IMPORTO IN BUSTA PAGA 2023
 redditi fino a 10mila euro 0,8% genn-giugno –  2% da luglio a dicembre 3% 19,25 euro mensili – 231 euro l’anno
reddito di 15 mila euro 0,8% genn-giugno –  2% da luglio a dicembre 3% 28,88 euro mensili –  346,50 annui
reddito di 20mila euro 0,8% genn-giugno –  2% da luglio a dicembre 3%  32,92 euro mensili 395, 08 annui
reddito di 25mila euro 0,8% genn-giugno –  2% da luglio a dicembre 3% 41, 15 euro al mese, ovvero 493,85 annui
redditi oltre i 25mila euro  e fino a 35mila euro 0,8% genn-giugno  -2% da luglio a dicembre 2% nessuna variazione rispetto al 2022

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