Decreto Semplificazioni, la bozza: precari di sostegno confermati dalle famiglie

Supplenti di sostegno confermati dalle famiglie con test di gradimento e stop alla call veloce.

Continua l’iter del decreto Semplificazioni.La bozza del documento, secondo quanto riporta Anief, contiene novità per il mondo scolastico, agli articoli 21, 22 e 23.

Decreto semplificazioni, le misure per la scuola

La più importante, che trova il sindacato fortemente contrario, è quella degli insegnanti non di ruolo di sostegno che potrebbero a breve essere contrattualizzati solo su gradimento dei genitori degli alunni.

Per favorire la serenità della relazione educativa tra studenti con disabilità e docenti, su richiesta delle famiglie, i precari, anche senza specializzazione (con tre anni di servizio o chiamati da Gae/GPS) ogni anno potranno essere confermati nelle supplenze al 30 giugno col via libera delle famiglie. Sono più di 120 mila i supplenti (metà dell’organico complessivo) su posti in deroga di sostegno: “è uno scandalo soltanto italiano, che ora vede anche la violazione del merito oltre che di ogni criterio di ragionevolezza e che sconfessa anche lo stesso pilastro dell’inclusione”, commenta ancora Pacifico. “Si vorrebbe anche dare un maggior punteggio a chi assicura da precario la continuità didattica, come se la colpa della mancata stabilizzazione o la possibilità di scegliere la supplenza sta in capo al supplente”.

Arriva anche un nuovo giro di vite per chi consegue titoli all’estero, che in attesa del via libera non possono insegnare. La valutazione dei titoli passa in capo al ministero della Funzione pubblica, senza soluzioni sulla proroga dei contratti di supplenza per i 12 mila docenti che aspettano risposta sulla domanda di riconoscimento del titolo o di individuazione degli aventi diritto avvenuto l’anno scorso.

Sempre il decreto Semplificazioni prevede l’abolizione della call veloce. Infine, arriva una ulteriore “stretta” sugli istituti privati.

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