Dimensionamento reti scolastiche 2024/25: pubblicazione dei piani ufficiali
ad scuolainforma
La normativa e l’elenco completo dei piani ufficiali di dimensionamento delle reti scolastiche per l’a.s. 2024/25, pubblicati da ogni Regione
Le autorità regionali e gli USR stanno approvando i piani di dimensionamento reti scolastiche per l’a.s. 2024/25, apportando importanti modifiche frutto delle nuove disposizioni introdotte dalla legge di bilancio 2023 e degli aggiustamenti all’articolo 5, comma 3, del decreto Milleproroghe. Di seguito l’elenco dei piani suddiviso per Regione.
Piani di dimensionamento reti scolastiche 2024/25: la normativa di riferimento
L’articolo 1, comma 557, della legge n. 197 del 29 dicembre 2022, ha apportato importanti cambiamenti all’articolo 19 del decreto-legge n. 98 del 6 luglio 2011, convertito con modifiche dalla legge n. 183 del 12 novembre 2011.
Queste modifiche stabiliscono che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, i criteri per determinare il contingente del personale dirigente scolastico e dei direttori dei servizi generali e amministrativi, nonché la loro distribuzione tra le Regioni, verranno definiti triennalmente con possibili aggiornamenti annuali.
Queste decisioni saranno prese tramite decreto dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, in accordo con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, e dovranno essere concordate in sede di Conferenza Unificata entro il 31 maggio dell’anno precedente l’anno scolastico di riferimento.
La deroga nel Milleproroghe e l’opportunità per le Regioni
Il decreto Milleproroghe, inoltre, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2023, introduce una deroga specifica per l’anno scolastico 2024/25 che consente alle Regioni di definire il dimensionamento della rete scolastica entro il 5 gennaio 2024, seguendo i criteri stabiliti.
Per questo particolare anno scolastico, le Regioni avranno inoltre la possibilità di incrementare il numero delle autonomie scolastiche fino a un massimo del 2,5% del contingente stabilito di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi, senza però aumentare le facoltà di assunzione.