Docenti tutor, saranno formati sotto il profilo psico-pedagogico, seguiranno i singoli studenti e coordineranno i colleghi: le anticipazioni di Valditara
Alessandro Giuliani la Tecnica della scuola
“Nella scuola deve tornare la serenità e in questo senso va la rivoluzione della personalizzazione dell’insegnamento, con il docente tutor che sarà formato in modo particolare sotto il profilo psico-pedagogico”: arriva dalle parole Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, il senso dell’introduzione degli oltre 40 mila tutor e orientatori che le scuole superiori entro la nuova data del 31 maggio dovranno comunicare all’Indire – attraverso la piattaforma “FUTURA PNRR – Gestione Progetti”, Area “Iniziative”, sezione “docenti tutor orientamento” – per poi permettere loro di formarsi (con 20 ore di corso da seguire obbligatoriamente e on line) e seguire ognuno da settembre 2023 tra i 30 e i 50 studenti.
Da qualche giorno, il ministero dell’Istruzione ha reso disponibile il sito internet docentitutor.istruzione.it dedicato al Piano per l’orientamento e anche per le due nuove figure predisposte allo scopo: il sito on line servirà, hanno spiegato dallo stesso dicastero con la Circolare n.1039 del 17 aprile inviata ai dirigenti scolastici, a fornire gli approfondimenti per meglio gestire le novità.
A margine della sua visita al Salone del Mobile di Milano, il ministro Valditara ha spiegato che “il tutor si occuperà dei singoli ragazzi e di coordinare con gli altri colleghi la personalizzazione della formazione, quindi anche di quei ragazzi che hanno bisogno di recuperare perché magari sono più indietro nel processo formativo o di quelli che si annoiano perché sono molto avanti“.
“La mia idea – ha aggiunto il numero uno del dicastero dell’Istruzione – è quella di una scuola che valorizzi i talenti di ciascuno. Una scuola del merito, non una scuola elitaria, non una scuola aristocratica dei migliori ma una scuola che valorizzi i talenti di ciascuno e che personalizzi sempre più la formazione e in cui ci si faccia carico dei problemi e anche del disagio di ogni ragazzo”, ha sottolineato il ministro.
Valditara si è quindi rivolto direttamente ai ragazzi che frequentano la scuola: “devono avere fiducia, io credo nel ritorno a una grande alleanza fra studenti, docenti, famiglie e parti sociali per la scuola italiana e all’idea di una scuola che sia sicura, ma anche una scuola dove si respiri un clima di grande serenità, a iniziare dalla Maturità”.
Rispondendo ad una domanda sull’alto grado di stress che diversi studenti lamentano di sentire, in vista degli Esami di Stato, il ministro ha detto che devono “affrontare la Maturità con grande serenità, perché sarà un momento di dialogo con i docenti”.
“Non abbiate paura – ha concluso Valditara – di affrontare questa prova che non deve essere vista come una sfida difficile e ansiogena ma come un momento di confronto e di verifica del percorso realizzato”.