Draghi apre ad obbligo vaccinale. Il giurista Cicchetti, subito per studenti, docenti e personale. E Bianchi aspetta i test salivari per mantenere la scuola in presenza
Il presidente del Consiglio Mario Draghi non si nasconde: se la situazione dovesse richiederlo, ci sarà l’obbligo vaccinale. Lo ha detto chiaramente rispondendo alla domanda di un cronista nel corso della conferenza stampa in cui il premier ha fatto il punto, insieme ai ministri Bianchi, Speranza, Giovannini e Gelmini, sul green pass e vaccinazioni.
Draghi apre ad obbligo
“Sì a entrambe le domande”. È stata questa la risposta di Mario Draghi a chi gli ha chiesto se si arriverà all’obbligo vaccinale e se, Ema e Aifa permettendo, ci sarà la terza dose del vaccino anti-Covid. Dunque ipotesi obbligo vaccinale che resta in piedi nonostante la questione ‘green pass stia procedendo bene’, a modo di vedere di Draghi: “Il ministro Speranza e io ne stiamo discutendo: l’orientamento” è che l’uso del green pass “verrà esteso“. Dovremo “decidere esattamente quali sono i settori e quali passi, faremo una cabina di regia come ha chiesto il senatore Salvini, ma la direzione è quella“.
Bianchi aspetta i salivari
A proposito di test salivari: Bianchi esce allo scoperto e ufficializza il piano di screening per la popolazione studentesca: “Il commissario Figliuolo farà un’operazione di screening fra i 6 e i 14 anni, in modo da garantire anche i ragazzi più piccoli”.
Il pensiero di Bianchi va senz’altro al “Piano di monitoraggio della circolazione di Sars-CoV-2” destinato alla scuola primaria e secondaria di primo grado, messo a punto dall’Istituto superiore di Sanità al fine di sorvegliare, attraverso una “rete di scuole sentinella” la diffusione del virus in ambito scolastico anche in soggetti asintomatici.